mercoledì 30 giugno 2010

Glossario quasi definitivo differenze Italia-Usa

Jun 30th, 2010
Huntsville, Alabama
Dalla VIII lettera dell'"Emigrante a tutte le longitudini"
Giorno nr. 242

80% dell'esperienza americana andata, e meta' del viaggio mortale gia' passato. gia guidato, stato e lavorato in 13 stati, me ne mancano circa una decina (forse). Che vi piaccia o no, io inizio a essere un po' stanchino. Non ho una casa da due mesi e rientrero' nella mia in Italia fra altri 2. Non mangio cibo sano da tempi austro-ungarici. 7 ore di sonno a notte. Se mi date un pugno in faccia, probabilmente non me ne accorgerei. Prima ho realizzato con disgusto che la mia cover dell'ipod e' in qualche albergo della Florida, il mio cellulare italiano in North Carolina mentre la scatola della mia internet card forse addirittura in Texas. In tutto questo, tra uno sbadiglio, e una relazione settimanale intitolata "fleet business", tento di elencarvi in pochissimo tempo a disposizione le principali differenze casa-Stati Uniti

Formalita':who?. Le mie cravatte sono tuttora inutilizzate. A volte certi nemmeno vestono la camicia, in ufficio. Ho visto gente mangiare fette di torte al cioccolato durante riunioni. Le email che ricevi magari da gente che non conosci cominciano con hi, cioe ciao. Ma soprattutto, una chicca.
Una volta ero a pranzo con un tizio general manager della seconda azienda americana costruttrice venditrice di veicoli tra 12 mila e 19 mila libbre. Un tizio da 250 mila dollari l'anno che travolta compare anche su riviste specializzate. In altre parole, il mio capo. Mi ha chiesto come si dice in italiano "fart", cioe scoreggia.

Strade: dalle 2 alle 4 corsie in citta', dalle 3 alle 6 in autostrada. In citta' si puo girare a destra se non arriva nessuno anche se il semaforo e' rosso. In Italia di sicuro se ne ucciderebbe uno ad ogni incrocio, quindi meglio lasciar perdere l'idea. Ovviamente i vigili urbani non esistono, come la precedenza a destra. Chi arriva per primo, passa. Limita di strada da osservare nella west coast, se non vuoi avere gli sbirri alle calcagna senza fare in tempo a dire "bau", per vederti scritto sulla fronte "I am a bad guy",e pagare una multa che equivale a 4 stipendi. Dal Texas in poi, l'autostrada diventa una Formula Nascar senza controllo.

Benzina: Costa la meta' che in italia, essendo ovviamente domestic, cioe non di esportazione. Da quando abito qui ho scoperto che il benzinaio e' qualcosa di italiano e basta. Benzina con carta di credito o vai dal tizio dentro, che e' protetto dal vetro anti proiettile, a chiedere che ti carichi la pompa.

Della serie "Poche idee ma ben confuse": I minori non possono bere una birra. Ma possono andare in guerra, che evidentemente e' meno pericolosa. Soprattutto, tutti possono avere una pistola nel cruscotto. Ma non bevete birra! It doesn't make sense, lo dicono loro stessi. Ovviamente non sognatevi di pisciare sul bordo della strada, e' un oscenita' e si rischia il processo. Su altre cose che qui non si possono fare ma in italia si ho rischiato un pochino di piu in Gennaio, ma su questo restera' sempre un velo d'ombra. Questa e' una delle poche parti negative degli Us. Come disse zio Jason: "Land of freedom my ass"

Polizia: spara, spara...
Ricordo quando abitavo ad Anaheim la polizia era da un anno circa sotto critica pubblica per aver iniziato una sparatoria in autostrada. Comunque, non ci scherzerei con nessuno di quei bei mandinghi. Ricordo quando ero in commissariato a West Los Angeles perche' mi avevano rubato il portafoglio...pensavo zio Hunter fosse il tizio piu muscoloso del mondo, prima di accorgermi che aveva vestito il giubbotto antiproiettili anche solo per interrogarmi.

Sport: baseball nettamente primo. football nettamente secondo. Poi basket e hockey. Golf quinto solido. Calcio, sesto, primo di tanti comprimari. Poi l'atletica, la nascar e forse....il lacrosse :S
Ho paura che il calcio stia scoppiando negli Usa. I colleghi continuano a farmi domande, a proposito della World Cup, soprattutto i piu giovani. Anche se guardando le partite a cena di solito mi dicono "Ma guarda che roba, hanno fatto tre passaggi di testa di fila senza far cadere la palla per terra". Ma pensa un po.
Fino a 20 anni fa era uno sport inesistente. Ora milioni di bimbi lo giocano e fanno ottavi di finale ai mondiali. Due ore fa in albergo mi sono imbattuto nei North Virginia College in ritiro. Fra un po sara' minimo al livello dell'hockey.
Pronostico personale: entro il 2030 vincono i mondiali di calcio.

Cibo: eh vabbe. La colazione spesso la salto. Il pranzo e' una sveltina, spesso un sandwich o un hamburger. La cena cerco di trovarla decente. Sinceramente parlarvi della cucina sarebbe troppo lungo ed e' tardi. Tra le chicche, il fatto che mi domandavo perche' un tipo di condimento dell'insalata fosse chiamato "italian dressing" nonostante non avesse nulla di italiano. Perche' c'e' l'olio d'oliva, che non esiste nella cucina americana. Un vero ristorante italiano trovato, e anche ottimo. A little italy a San Francisco. Per quanto riguarda gli altri ristoranti italiani, della bella merda. Degli spaghetti alla bolognese di plastica. In California quando avevo l'appartamento spesso e volentieri cucinavo per me stesso, esagerando. Stavo mettendo su chili nonostante il tennis e il jogging.
Attualmente per salvaguardare il mio fegato certe cene opto per una semplice insalata, anche se dopo 3 ore ho la pancia che tocca la schiena dalla fame.
Il trauma fu appena arrivato. Le prime due settimane furono costantemente sul cesso, ogni paio d'ore. Ve lo immaginate un coglione diciannovenne appena arrivato che ogni due ore si assenta un attimino, causa dissenteria?

Vogliamocibene: nessuno dice mai la vera opinione sui colleghi, se chiesto. Ma non solo, su chiunque. Almeno che non stia realmente simpatico. Altrimenti, se chiedi "ehi cosa ne pensi di tizio?", e tizio e' per definizione un rompicoglioni, ti sara' risposto "mah non lo conosco molto". Magari lavorano a dieci metri uno dall'altro.

How are you, e' la via: il saluto e la cortesia di chiedere come si sta, allargando un sorrisone di circostanza a 46 denti, e' la via giusta. Le prime volte non ero abituato e certe volte rispondevo "come cinque minuti fa". Ora sono completamente abituato, e io stesso lo domando circa 43 volte al giorno a tutti quelli che incontro

Altre chicche sparse: le sigarette sono vendibili in farmacia, i preservativi negli alberghi. Guai a non dare la mancia nei ristoranti, ma puoi semplicemente scriverla nella ricevuta della carta di credito. Ce ne sono altre ma in questo momento non mi vengono.

To be continued..

Sempre vostro, ma con le palle che toccano il mento,

P.M

domenica 20 giugno 2010

Uccidetemi e seppellitemi qui, parte II: Florida. Piu "Oggi ce l'ho con te, parte II: il socialismo californiano"

Jun 21st, 2010
Fort Lauderdale, Florida
Dalla VII lettera dell'"Emigrante a tutte le longitudini"
Giorno nr. 233

Ho trovato il posto giusto. Dopo aver guidato dalla west alla east coast (madonna cos'ho fatto), l'ho trovato. La Florida. Martedi nella mezza giornata libera (un po troppe ultimamente? beh mi lascio liberamente accusare di rossissimo assenteismo, la CGIL mi darebbe na medaglia) sono addirittura riuscito a godermi la seconda spiaggia atlantica: Miami, dopo Daytona Beach. Che dire, le foto le trovate sul solito album su facebook, quello che vi causa sindrome di Stendhal ogni volta che lo guardate. Un po come il sottoscritto quando si guarda allo specchio.
Le differenze principali con l'inferno di Los Angeles sono tre: primo, l'acqua dell'Atlantico e' magnificamente calda, sono anche riuscito a fare il bagno. Nel Pacifico se vuoi puoi, ma sarebbe come chiudersi nudo nel freezer.
La seconda, e' che gli odiati messicani sono sostituiti dai piu miti cubani. Al di la della politica, amo l'alma de cuba (a pelle). Sara' che i messicani incominciarono a starmi sulle balle gia' dopo un mese, quando uno di loro mi rubo' il detersivo in lavanderia, ma vabbe'. Rimane il fatto che (non e' un opinione mia ma condivisa da un sacco di gente), la sporicizia e la delinquenza rimangono una caratterisitica piu dei figli dei maya, che dei sudditi del porco Fidel. La terza ve la illustro in seguito.
Nella serata di mercoledi io e zio Jerry (un pazzo canadese che fra un po si sposera' per la quarta volta, con una musicista ambulante di New York), ci siamo concessi una cena a Miami, a Ocean Drive, in un ristorante italiano a due passi dalla casa in cui fu assassinato Versace. Poi zio Jerry quando alza il gomito e' sempre spettacolo puro e gratuito, ma questa e' un'altra storia.
Il giorno dopo invece a pranzo con dei concessionari cubani. Due che probabilmente hanno visto troppe volte Scarface e si credono Tony Montana, ma buona gente. Li il vino l'ho apprezzato anche io. E immediatamente, la mia gia' malata mente si popolo' di visioni mistiche e perverse. Ma sempre senza eccedere. Noi si e' business people.
A Palm Beach addirittura un coccodrillo ci attraverso' la strada. Bene cosi.
Questa settimana purtroppo (ma anche la prossima, prima di essere diretto in Virginia e poi Boston, Phila, NY, Detroit, Chicago, Seattle), la passero' in quella negraia di Atlanta. Non e' che sono razzista io. E' che il mio umorismo a volte lo e'.
Beh sono a meta' del viaggio. Che a 20 anni ho guidato attraverso tutti gli usa da west a east coast e poi su fino a Chicago probabilmente me ne rendo conto qundo saro' vecchio, ma comunque, a grande richiesta (perche bisogna sempre accontentare i bisogni dei clienti, viziarli, a volte sorprenderli, ma tenerli fedeli e attaccati, prima regola che mi e' stata insegnata, questo e' un rapido reso conto degli stati visitati finora:

California: beh, come sapete ho abitato 6 mesi in periferia di LA. Centro citta' non turistico, brutta copia di Citta del Messico. Parte nord piu benestante (Beverly, bel posto ma nulla di invidiare a molti altri). Costa favolosa tutta. Amo Santa Monica, e poi giu fino a OC dove abitavo. Ecco, come ho gia detto, unici due problemi sono l oceano troppo freddo. E il socialismo galoppante. Si, perche nonostante Schwarzy sia repubblicano, la California ha questo brutto vizio di aiutare tutti. I piu deboli. Soldi a chi non ha un lavoro e non fa nulla, ai delinquenti, e a chi ha piu di un tot di figli. Ogni figlio dal terzo in poi sono mille dollari. Cosi intere famiglie messicane vivono di rendita pur non facendo niente. In Florida, dove cio non succede, i messicani sono pochissimi. I delinquenti nullafacenti non ce li vogliono, la. Quindi California in bancarotta, a forza di aiutare le mele marce. Risultato: autostrada che entra a LA 3 corsie, interstatale a Fort Myers (cittadina piccola), Florida: 6.
San Francisco e' un pezzo di Scandinavia in California. C'era piu freddo la in Aprile che ad Angeles in dicembre. Oltre alle infrastrutture simili al N Europa. Io ero a Little Italy, che equivale a essere a Roma: solo bar italiani, con camerieri che si rivolgono direttamente in italiano probabilmente senza sapere l inglese.

Arizona: deserto. Sono stato a Phoenix. Un milione di abitanti, ma fuori dal centro citta' ci sono i cactus. Piena anima western, si iniziano ad assaporare gran bistecche. 40 gradi di giorno, 35 la notte. Mi ha comunque lasciato una buona impressione.

New Messico: soltanto guidato attraverso. Il nulla in tutto, ancora deserto. Citta piu grossa Albuquerque, forse grossa come Genova. Curiosita': problema maggiore del New Mexico sono i nativi che guidano ubriachi e causano incidenti (!). E non e' uno scherzo.

Texas: sono stato a Dallas (verdissima a forza di acquazzoni, erba e alberi ovunque), ma e' un caso isolato. Per il resto il Texas e' una gran distesa di terra con una densita di popolazione direttamente proporzionale al QI di Nate Robinson alle 2 del mattino. Houston citta' piu umida mai vista. Alle 9 del mattino si sudava. Ma avevo l'albergo in un posto chiamato Sugar Land, una stupenda isola pedonale poco distante dai grattacieli. San Antonio la brutta copia di Venezia. Gran bistecche e belle ragazze in Texas, gran spirito nazionale. Per il resto, l'immenso orizzonte.

Oklahoma: stato solo due giorni. Distrutta dai continui tornado, alberi sradicati ovunque, abbastanza povera e campagnola. Oklahoma City bruttarella proprio.

Lousiana: 4 giorni in centro a New Orleans. Citta' col piu alto tasso di delinquenza. 80% neri di etnia creola. Bella pero', ho passato il mio tempo libero nel quartiere francese, con le stradine larghe 2 metri pieni di ristorantini 2 metri per due, provandoli tutti a rischio indigestione. Nonostante il piscio regolarmente sui marciapiedi. E i trans che ci provano ogni 4 metri. Il centro di New Orleans e' invece proprio come nei film americani. Neri, pistole e gang. Solo che a volte nei film c'e' anche la pubblicita'

Alabama: una volta ho scritto ad uno in chat che fa cagare, e mi e'stato detto che in usa niente puo essere brutto. Siccome non e' solo una mia impressione, ma quella di circa 300 milioni di americani, significa che fa cagare. Foreste, citta' piccolissime e campagnole, pioggie e poverta' (piu povero degli usa insieme al Missouri). "Quando sembra una merda e' quasi sempre una merda" (cit.)

South Carolina: guidato attraverso per circa 2 ore, neanche fermato. Non saprei. In generale pero come N.Carolina.

North Carolina: vedi Oklahoma, ma Charlotte un po meglio di Oklahoma city, e piu benestante. Il divertente accento del sud inizia a mischiarsi con quello del nord.

Georgia: chiaro miglioramento dall'Alabama. Devo ancora vedere Atlanta centro (prossimo weekend), ma piena di boscaglie non selvaggie come invece in Al e Ok. Verde, un pelo piu presentabile in termine di infrastrutture. Zone residenziali da copiare, case puro stile americano (che in california non esiste), proprio come nei film. Come la casa di zio Jeff in cui sono stato a cena (vedi intervento precedente). Insomma piu ordinata e ricca, nonostante la negraia.

Florida: gia detto

To be continued...

Sempre vostro,

P.M

venerdì 11 giugno 2010

"Ditemi che sedere devo prendere a calci"(cit.), più manuale non illustrato "Gli spaghetti boys negli Usa, da Al Capone a Pietro Mirandola"

Jun, 12th, 2010
Valdosta, Georgia
Dalla VI lettera dell'"Emigrante a tutte le longitudini"
Giorno nr. 224

Il fascino di viaggiare con Pietro Mirandola. Ieri alle 5 e mezzo del mattino mi sono svegliato ad Atlanta, Georgia. Alle 9 ero a Charlotte, North Carolina, a preparare un barbecue insieme ad altri dieci colleghi circa, il cosidetto e temuto "Southeast team" (un gruppo di celebrolesi alcolizzati, ma tutti grandi personaggi). Ieri ho dormito per conto mio a Valdosta, Georgia. E fra un po arrivero' ad Orlando, Florida (per poi arrivare anche a Miami, ma lavorando..non so se me la gusterò). Diciamo che negli ultimi 2 giorni si e' lavorato gran poco. Barbecue, non so col permesso di chi. Si vede che la miglior suddivisione regionale per numero di vendite puo permettersi ogni tanto i suoi 2 giorni di anarchia. Leitmotiv del giorno: "Ditemi che sedere devo prendere a calci", frase che sarebbe stata pronunciata da zio Barack riguardo il problema del petrolio nel golfo del Messico. Ah, guardatelo bene zio Barack, perche fortunatamente al prossimo giro non sarà piu in corsa. Votato da afro americani e qualche bianco ora nascosto tra la folla fischiettante, ha risvegliato il sentimento nazional-capitalista quando il popolo bianco e medio borghese (quello che comanda negli usa) si è reso conto che esagerava nelle tendenze sinistroidi nel voler penalizzare il privato in favore della massa. Passando sopra a cio che dicono in Texas, dove il 95% della popolazione è bianca e/o republicana (spesso vanno assieme). Ricordate il personaggio cowboy-mode apparso nel penultimo intervento? Bene, a quello salutandolo gli diedi la mano partendo dall'alto ma fui ripreso, in quanto è da "negri", mentre i veri americani la danno all'europea. Ma del razzismo ancora latente negli Usa la direzione ha scelto di parlarne solo su richiesta e a pagamento.
Beh, il 75% della mia esperienza americana e' gia andato. Robe strane gia viste, tante, soprattutto quelle non scrivibili sul blog. Una delle prime scene interessanti viste dopo l'arrivo, fu un negro rincorrere un altro negro in un parcheggio sotterraneo con un coltello in mano solo perche aprendo la portiera gli aveva graffiato la mustang. Ho visto me stesso camminare perso e ubriaco ad hollywood sotto il temporale alle 4 della notte in cerca di un motel in cui passare la notte. Ho visto un membro del direttivo giapponese iniziare un discorso durante il meeting nazionale con "Im drunk", cioe "sono ubriaco fradicio". Tra l'imbarazzo generale e il sottoscritto paonazzo che tentava di trattenersi. Allo stesso meeting, nella sala post cena al trentesimo piano vidi l'uomo farsi bestia. Ho visto riunioni portate a termine lo stesso nonostante l'allarme anti incendio. Ho sentito un vicino di scrivania parlare al telefono probabilmente con l'amante, e tra il corri corri generale per un'altra prova antincendio sussurrare "lo senti il rumore? probabilmente c'e' del fuoco nell'edificio, ma non mi interessa, vai avanti". Ho anche visto Pietro Mirandola vagare 2 giorni per le strade senza portafoglio, documenti e passaporto perche gli erano stati rubati. Un volto senza nome per 48 ore.
Ora passiamo alla rubrica: "Come sono visti gli italiani negli Usa, gli spaghetti boys da Al Capone a Pietro Mirandola". Alcuni americani si reputano italiani, magari perche il fratello dello zio del nonno veniva dall Italia. Spesso dalla Sicilia, o da Napoli. Come ho gia scritto una volta, probabilmente erano gl stessi 2-3 che hanno socializzato molto e bene. 1 settimana fa sono stato a casa da zio Jeffrey ad Atlanta per cena, con una presunta moglie e suocero da san Marino. Peccato parlassero italiano come io parlo il turco. "Il tuo inglese è molto meglio del nostro italiano", hanno detto. Grazie al cazzo.
Noi italiani però, restiamo quelli che giocano solo al soccer e "siamo tutti magri perche mangiamo sano". Giuliano Ferrara però ha detto che non è d'accordo.
Poi devo ancora capire perche secondo gli americani la mafia italiana è morta da un pezzo (cioe penso credano che dopo Il Padrino la mafia si sia ritirata, anche se devo ancora capire perche) e se noi guidiamo a sinistra come fossimo inglesi. Questo mi è stato chiesto una ventina di volte. Ma soprattutto, una chicca: Le nostre donne sono tutte pelose. Anche nelle parti intime. Probabilmente un luogo comune derivante dagli anni passati. Insomma, le donne italiane sono pelose come nei porno anni 70, per gli americani. Io qua non ho mai tentato di dimostrare il contrario. Ho sempre annuito, e aggiuto anche che puzzano, hanno la gobba, l'alito che sa di Camel Light e lavorano la terra. Qualcuno ci ha anche creduto. Poi un'altra cosa che non avevo capito fino a poco fa era perche il condimento olio e aceto per l'insalata era chiamato "italian dressing". Poi quando anziche mangiarmela a casa ho iniziato a viaggiare, ho capito che infatti gli americani l'olio sull insalata non ce lo mettono, ma solo l'ottimo ranch dressing. Poi vabbè, piu volte mi è stato chiesto come è organizzato il college sport in italia, se Firenze è nello stato della Toscana e se a casa guidavo una Fiat o una Ferrari (come se avessimo Stalin che proibisce le marche straniere). Poi i soliti apprezzamenti di chi l'ha visitata, a parte uno che che ha detto che Roma e Firenze sono state fantastiche ma Bari non gli è piaciuta. E quando gli ho chiesto che minchia ci fosse andato a fare a bari la risposta è stata "Mi ci ha portato la crociera". Della serie "Andiamo sulla luna, provochiamo una guerra all'anno e inventiamo il rock n roll, ma per il resto, andiamo dove ci porta il vento".
Sempre vostro,

P.M