domenica 20 giugno 2010

Uccidetemi e seppellitemi qui, parte II: Florida. Piu "Oggi ce l'ho con te, parte II: il socialismo californiano"

Jun 21st, 2010
Fort Lauderdale, Florida
Dalla VII lettera dell'"Emigrante a tutte le longitudini"
Giorno nr. 233

Ho trovato il posto giusto. Dopo aver guidato dalla west alla east coast (madonna cos'ho fatto), l'ho trovato. La Florida. Martedi nella mezza giornata libera (un po troppe ultimamente? beh mi lascio liberamente accusare di rossissimo assenteismo, la CGIL mi darebbe na medaglia) sono addirittura riuscito a godermi la seconda spiaggia atlantica: Miami, dopo Daytona Beach. Che dire, le foto le trovate sul solito album su facebook, quello che vi causa sindrome di Stendhal ogni volta che lo guardate. Un po come il sottoscritto quando si guarda allo specchio.
Le differenze principali con l'inferno di Los Angeles sono tre: primo, l'acqua dell'Atlantico e' magnificamente calda, sono anche riuscito a fare il bagno. Nel Pacifico se vuoi puoi, ma sarebbe come chiudersi nudo nel freezer.
La seconda, e' che gli odiati messicani sono sostituiti dai piu miti cubani. Al di la della politica, amo l'alma de cuba (a pelle). Sara' che i messicani incominciarono a starmi sulle balle gia' dopo un mese, quando uno di loro mi rubo' il detersivo in lavanderia, ma vabbe'. Rimane il fatto che (non e' un opinione mia ma condivisa da un sacco di gente), la sporicizia e la delinquenza rimangono una caratterisitica piu dei figli dei maya, che dei sudditi del porco Fidel. La terza ve la illustro in seguito.
Nella serata di mercoledi io e zio Jerry (un pazzo canadese che fra un po si sposera' per la quarta volta, con una musicista ambulante di New York), ci siamo concessi una cena a Miami, a Ocean Drive, in un ristorante italiano a due passi dalla casa in cui fu assassinato Versace. Poi zio Jerry quando alza il gomito e' sempre spettacolo puro e gratuito, ma questa e' un'altra storia.
Il giorno dopo invece a pranzo con dei concessionari cubani. Due che probabilmente hanno visto troppe volte Scarface e si credono Tony Montana, ma buona gente. Li il vino l'ho apprezzato anche io. E immediatamente, la mia gia' malata mente si popolo' di visioni mistiche e perverse. Ma sempre senza eccedere. Noi si e' business people.
A Palm Beach addirittura un coccodrillo ci attraverso' la strada. Bene cosi.
Questa settimana purtroppo (ma anche la prossima, prima di essere diretto in Virginia e poi Boston, Phila, NY, Detroit, Chicago, Seattle), la passero' in quella negraia di Atlanta. Non e' che sono razzista io. E' che il mio umorismo a volte lo e'.
Beh sono a meta' del viaggio. Che a 20 anni ho guidato attraverso tutti gli usa da west a east coast e poi su fino a Chicago probabilmente me ne rendo conto qundo saro' vecchio, ma comunque, a grande richiesta (perche bisogna sempre accontentare i bisogni dei clienti, viziarli, a volte sorprenderli, ma tenerli fedeli e attaccati, prima regola che mi e' stata insegnata, questo e' un rapido reso conto degli stati visitati finora:

California: beh, come sapete ho abitato 6 mesi in periferia di LA. Centro citta' non turistico, brutta copia di Citta del Messico. Parte nord piu benestante (Beverly, bel posto ma nulla di invidiare a molti altri). Costa favolosa tutta. Amo Santa Monica, e poi giu fino a OC dove abitavo. Ecco, come ho gia detto, unici due problemi sono l oceano troppo freddo. E il socialismo galoppante. Si, perche nonostante Schwarzy sia repubblicano, la California ha questo brutto vizio di aiutare tutti. I piu deboli. Soldi a chi non ha un lavoro e non fa nulla, ai delinquenti, e a chi ha piu di un tot di figli. Ogni figlio dal terzo in poi sono mille dollari. Cosi intere famiglie messicane vivono di rendita pur non facendo niente. In Florida, dove cio non succede, i messicani sono pochissimi. I delinquenti nullafacenti non ce li vogliono, la. Quindi California in bancarotta, a forza di aiutare le mele marce. Risultato: autostrada che entra a LA 3 corsie, interstatale a Fort Myers (cittadina piccola), Florida: 6.
San Francisco e' un pezzo di Scandinavia in California. C'era piu freddo la in Aprile che ad Angeles in dicembre. Oltre alle infrastrutture simili al N Europa. Io ero a Little Italy, che equivale a essere a Roma: solo bar italiani, con camerieri che si rivolgono direttamente in italiano probabilmente senza sapere l inglese.

Arizona: deserto. Sono stato a Phoenix. Un milione di abitanti, ma fuori dal centro citta' ci sono i cactus. Piena anima western, si iniziano ad assaporare gran bistecche. 40 gradi di giorno, 35 la notte. Mi ha comunque lasciato una buona impressione.

New Messico: soltanto guidato attraverso. Il nulla in tutto, ancora deserto. Citta piu grossa Albuquerque, forse grossa come Genova. Curiosita': problema maggiore del New Mexico sono i nativi che guidano ubriachi e causano incidenti (!). E non e' uno scherzo.

Texas: sono stato a Dallas (verdissima a forza di acquazzoni, erba e alberi ovunque), ma e' un caso isolato. Per il resto il Texas e' una gran distesa di terra con una densita di popolazione direttamente proporzionale al QI di Nate Robinson alle 2 del mattino. Houston citta' piu umida mai vista. Alle 9 del mattino si sudava. Ma avevo l'albergo in un posto chiamato Sugar Land, una stupenda isola pedonale poco distante dai grattacieli. San Antonio la brutta copia di Venezia. Gran bistecche e belle ragazze in Texas, gran spirito nazionale. Per il resto, l'immenso orizzonte.

Oklahoma: stato solo due giorni. Distrutta dai continui tornado, alberi sradicati ovunque, abbastanza povera e campagnola. Oklahoma City bruttarella proprio.

Lousiana: 4 giorni in centro a New Orleans. Citta' col piu alto tasso di delinquenza. 80% neri di etnia creola. Bella pero', ho passato il mio tempo libero nel quartiere francese, con le stradine larghe 2 metri pieni di ristorantini 2 metri per due, provandoli tutti a rischio indigestione. Nonostante il piscio regolarmente sui marciapiedi. E i trans che ci provano ogni 4 metri. Il centro di New Orleans e' invece proprio come nei film americani. Neri, pistole e gang. Solo che a volte nei film c'e' anche la pubblicita'

Alabama: una volta ho scritto ad uno in chat che fa cagare, e mi e'stato detto che in usa niente puo essere brutto. Siccome non e' solo una mia impressione, ma quella di circa 300 milioni di americani, significa che fa cagare. Foreste, citta' piccolissime e campagnole, pioggie e poverta' (piu povero degli usa insieme al Missouri). "Quando sembra una merda e' quasi sempre una merda" (cit.)

South Carolina: guidato attraverso per circa 2 ore, neanche fermato. Non saprei. In generale pero come N.Carolina.

North Carolina: vedi Oklahoma, ma Charlotte un po meglio di Oklahoma city, e piu benestante. Il divertente accento del sud inizia a mischiarsi con quello del nord.

Georgia: chiaro miglioramento dall'Alabama. Devo ancora vedere Atlanta centro (prossimo weekend), ma piena di boscaglie non selvaggie come invece in Al e Ok. Verde, un pelo piu presentabile in termine di infrastrutture. Zone residenziali da copiare, case puro stile americano (che in california non esiste), proprio come nei film. Come la casa di zio Jeff in cui sono stato a cena (vedi intervento precedente). Insomma piu ordinata e ricca, nonostante la negraia.

Florida: gia detto

To be continued...

Sempre vostro,

P.M

3 commenti:

  1. We love you!
    Continua così, mentre ti ricordo che è passato quasi un anno dall'inizio della nostra maturità.
    Pecchio

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  2. nooooo
    sweet home alabama..mi cade un mito :(

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