lunedì 21 dicembre 2009

Terra, terra!!!

Dec 21st, 2009
Munich Airport, Germany
Giorno nr. 61

Non e' che mi stia a cuore il natale, ma approfitto della generosita' dell'azienda nell'elargire vacanze, per passare qualche giorno nella terra dei nostri padri, e qualche altro comodamente adagiato su un lettino della spiaggia di Dubai.
Ma partiamo dall'inizio, perche ci sono 2 disavventure da raccontare e una simpatica gag: il signor Hugo, il tassista che avevo chiamato, ha deciso di non passare a prendermi, non si sa per quale motivo, al telefono ha detto che mi aveva lasciato un text (sms), ma io non ne ho ricevuto neanche l'ombra. Tant'e' che al telefono gli ho detto che una volta tornato a Los Angeles andro'a fargli una visitina...diciamo di cortesia xD, riaccendendo per cinque minuti la modalita' "odioodiosoloodioodioe'quellocheprovo". Quel brutto viso moro mi ha costretto a chiamiarne 8 di tassisti per trovarne uno libero e raggiungibile, facendomi arrivare in aeroporto al limite con il last check-in (categoria business, altrimenti sarei ancora in California). Non ho neanche avuto il tempo per comprarmi un cappottino, visto che in Usa non ne ho perche non ne ho bisogno, mentre qui ho affrontato i 5 sotto 0 in camicia, da gladiatore italico che domani avra' la broncorincoglionite.
Inizialmente questo intervento era stato infatti programmato come "Oggi ce l'ho con te, parte I: Vengo a prenderti, Hugo!", ma poi l'atmosfera dell'aeroporto mi ha fatto cambiare idea. Ah, faccio notare che mi sono accorto che la mia valigia e' bella chiusa stretta con un lucchetto...peccato che le chiavi siano rimaste in California!! Bene eh, ma non benissimo.
Talvolta capisco possa sembrare che lo faccia apposta, ma in realta' cerco ogni giorno di rendermi la vita piu facile possibile, ma evidentemente non e' il mio mestiere.
Bello anche il bimbetto che a LA vedendomi girare in aeroporto con il borsone da tennis mi ha chiesto se sono Sam Querrey (che in realta' e' 10cm piu alto e molto piu brutto, forse). Siccome e' natale, gli ho risposto di si, e gli ho firmato un autografo. Mannaggia a me, che mi spaccio per tennisti e regalo finte illusioni ai pargoli.
Si concludono cosi i miei primi due mesi americani, mentre la phase I del mio training plan e' gia conclusa da 20 giorni, nonostante mi sia preso il comodo di consegnare la mia relazione solo questa settimana. Se volete sapere come sono stati questi due mesi, vi rimando ai 15 interventi precedenti per mancanza di tempo, voglia, forza, e forse anche capacita' lessicali che vengono meno a causa delle 40 ore senza sonno.
Resta il fatto che quando sono partito, diciamo che si potevano puntare due fiche sull instabilita' della mia capiacita' di sopravvivenza, da solo in un altro continente a 19 anni (sulla carta d identita, e 9 in meno nella testa), ma me la cavo alla grande...nonostante non dimostro mai fretta di pagare bollette e affitti, da bravo italiano. Diciamo che quando mi imbarcai 2 mesi fa a Malpensa, il mio obiettivo principale era di sopravvivere. Dopo meno di un mese, quando ho visto che ce la stavo facendo, cio' iniziava a non bastarmi piu.
Il lavoro d'ufficio procede bene, forse meno problemi del previsto per ora, ma su quello per ora preferisco mantenere un alone di riserbo e consentire piu informazioni quando fra 4 mesi saro' "on the field" in Georgia. Una cosa che mi viene in mente in questo momento finche mi sto alzando per andare a controllare se il mio volo verra' annullato causa neve e passero' il natale in Tedeschia in solitatia, e' che cari compatrioti, che se anche esternassimo meno tensione in ambito lavorativo, che qua e' quasi assente, non sarebbe una brutta idea, ma approfondiro' questo discorso nei mesi seguenti.
Sempre vostro,

P.M

lunedì 14 dicembre 2009

Il mio paese se ne frega/My country doesn't care.

Dec 14th, 2009
Anaheim, California
Giorno nr. 54

Stavo siestando presso la mia scrivania dopo la pausa pranzo, quest'oggi, in coma post-burger, fissando un punto nel vuoto sull'orlo dell'infarto intestinale, quando ad un tratto ho capito. Gran parte delle possibilità di fare strada di un uomo dipende dalla qualità del suo sorrisino di circostanza.
Fissatevi questa frase nella vostra mente, miei cari lettori, un giorno al momento giusto vi tornerà utile. Forse vi starete chiedendo cosa c'entri questo con il titolo dell'intervento...la risposta è: niente. Stavo soltanto cercando la maniera per cominciare, fissando un punto nel vuoto, sull'orlo del...eh no aspetta cazzo, questa me la sono già giocata.
Nel mio paese i moralisti che sostengono non sia accettabile che il nostro premier vada a letto con chissacchi', idolatrano chi gli tira chissacosa in faccia. Perche quello è giusto. E' roba da duri. E' roba che succede nel settimo mondo (neanche sempre), o succedeva ai tempi di Pol Pot in Cambogia, decine di anni fa. No macche, la un tiro di baionetta e via, nessuno si azzardava piu ad alzare il braccio neanche per grattarsi la forfora.
Stasera tornato da allenamento ho acceso la CNN, e mi sono trovato davanti la faccia di zio Silvio sanguinante. Eh no cazzo ho pensato, anche qui, anche qui mi tocca guardare ste scenate da terzo mondo. Il conduttore stava dicendo qualcosa tipo "Berlusconi sanguina, Di Pietro se la ride sornione, Fassino anche, Prodi non ha ancora capito cosa sia successo, Pannella ha detto che d'ora in poi mangierà solo caviale, Gaucci si appella al Tar, Pietro Mirandola prova furiosissimo sdegno". Ma non avete altro di cui parlare? che ne so, non ve ne frega na fava che i Bulls non vincono più? O che il premio della lotteria nazionale ha raggiunto 180 milioni di dollari, e che nella mia azienda si trovano biglietti anche nei cessi? Devo vergognarmi di essere nato a Isola della Scala, Verona, Veneto, Italia, anche a migliaia di miglia di distanza?
Un giorno stavo parlando con una collega riguardo il fatto che in Italia persone del nord e sud non si vedono di buon occhio. Mi è stato chiesto se ci sono "rebellions", ribellioni. Ribellioni??? Bella mia, vivo in Italia, G8, non nel Darfur. Ehi aspettate, ma quelle cose li tipo 2 giorni fa accadono proprio nel Darfur!
Caro blog, nel mio paese i moralisti che si sdegnano se zio Silvio ha l'amante, fanno parte della stessa wing politica di quelli che alle riunioni dei potenti stanno fuori e sfasciano le vetrine dei negozi, cosi perche gli va, rovinando il lavoro di gente che per anni ha impiegato sudore e fatica per costruire, molte volte coincidono con quelli che vogliono legalizzare le droghe, e di quelli che continuano a scioperare, molti dei quali perche di lavorare non gli passa neanche nell'anticamera del cervello, diciamocelo.
Negli Usa probabilmente l'ultimo sciopero fatto è stato quando la mayflower affondava. Si lavora, e non si fiata. E non ci sono i sindacati a proteggere i lavoratori si, ma anche i buoni a nulla. E se sei un incapace, arrivi in ufficio la mattina e ti trovi un biglietto sulla scrivania: "Fired". Puoi tornare a casa. E non ci sono sindacati, statuine da tirare in faccia, baionette e Pol Pot che tengano.
Una volta ho sentito dire da un concorrente del grande fratello(altra grande pagliacciata, in italia se sei ignorante diventi famoso, bravi!) che lui in italia si trova bene, e non se ne andrebbe mai. Io gli credo., perchè l'italia è un paese che premia la mediocrità.
Nel mio paese le donnette che si fanno la permanente dalla parrucchiera 30 anni fa votavano Partito Comunista perche andava di moda, e ora votano Lega Nord perche il marocchino di turno non rubi il posto del nipotino all'asilo.
Nel mio paese un presentatore televisivo riceve i funerali di stato perchè è stato bravissimo a ripetere "allegria", per 70 anni. Che poi questi due non sono neanche problemi grave.
Ho smesso di rovinarmi il fegato per queste piccolezze, non mi interessa piu. Cosi come non mi interessa piu come un tempo sapere il perche dei fottutissimi zingari vivono nelle baracche vicino all'Adige, non provo piu "odiosoloodioodioèquellocheprovo", e non desidero piu follemente che quelle fottute baracche e quegli zingari vengano spazzati via, come la polvere in casa, in culo alle loro sfighe, padroni dei loro guai.
Caro blog, nel mio paese se l'economia è in crisi in tutto il mondo, è colpa del governo ladro.
Se il prezzo della benzina aumenta, se piove, è colpa del governo ladro.
Mi sto autoconvincendo che quando quella tristezza umana di Salmons fa 0/7 al tiro, è colpa di zio Silvio.
Caro blog, oggi non ti ho raccontato come sono riuscito a sopravvivere negli ultimi 4 giorni in questa California di pazzi, ma ti ho raccontato di cosa succede nel mio paese.
Negli Usa un pazzo che tira un qualcosa in faccia al Primo Ministro non sarebbe tollerato, neanche se fosse il peggiore del mondo. In Italia invece, digeriamo tutto.
Sempre vostro,

P.M

giovedì 10 dicembre 2009

Contro gli estimatori

Mai.

Dec 9th, 2009
Anaheim, California
Giorno nr.50

Pre-Scriptum(esiste?): mi è stato suggerito, in altre sedi, di migliorare la qualità del blog, in quanto troppo superficiale. Ne approfitto per ribadire che la scelta della direzione (cioe io, me, e Pietro Mirandola) è stata appositamente quella di adottare una linea blogghesca (aggiornate Zanichelli) "leggera", facile divertente e gradevole da leggere, per venire incontro al tipo di pubblico che ho disposizione, senza risultare lungo e noioso (stavo per scrivere "per venire incontro alle capacità intellettuali del..", ma sotto natale ogni anno faccio un fioretto). Nonostante il riconosciuto talento artistico-sintattico della mia penna (in questo caso della mia tastiera) mi darebbe ben altre possibilità (quando distribuivano l'umiltà io stavo cercando un cuscino comodo per il trono). Cosi come il prodotto deve apparire, o meglio essere, come il cliente lo vuole, per essere venduto e trarre profitto (nel mio caso riscontro positivo), non come sarebbe meglio che fosse. Non ho mai studiato economia a differenza tua ma mi metto anche a darti lezioni :). Cazzo. Ops. Perdindirindina. Mi è stato anche suggerito di dire meno parolacce. Ci sto provando, anche se l'ultima volta che ho fatto un intero discorso senza dirne una probabilmente 50Cent smazzava ancora panette in qualche angolo di LA, Ratzinger andava in seminario, Silvio coi capelli cantava il Minuetto su Costa Crociere e Rita Levi Montalcini andava ancora al liceo e nel tempo libero gonfiava banane dietro le aiuole (se non avete capito la metafora, ve la spiego in privato). Nonostante ciò, il tutto non verrà assolutamente cambiato, date le centinaia di visite (nonostante il contatore si sia fermato a 130 circa un mese fa), commenti e messaggi privati. Concludo ricordando alla clientela che non sono qui in vacanza, ho il tempo di scrivere qui mezzora alla settimana, quindi non di fare poemi filosofici. Mi sono dilungato troppo.


Avevo nell'ordine di idee di fare un intervento particolare, ma visto che ciò combacia con la richiesta sopra citata, esso slitterà a dopo le feste :).
Il 20 Dicembre si torna a casa amici miei. Per 11 giorni. Ci si doveva concedere addirittura una vacanza di 5 giorni a Dubai nel durante, ma dovrebbe saltare. A dir la verità sarò in Italia il 21 alle 23, causa fuso orario piu scalo a Monaco di Baviera, in cui dovrò aspettare l'aereo che mi riporterà in Italia per 4 ore, in cui mi gratterò i pollici e avrò abbastanza tempo per tirare le somme dei miei primi 19,6 anni (e ultimi) di vita.
Come avete forse letto su facebook, mi sono dimenticato di pagare l'affitto :). Mercoledi mattina aprendo la porta ho trovato una nota che mi dava ancora 48 ore di tempo prima dello sfratto..dopo circa una decina sono andato in banca, ma la tizia ha avuto la bella idea di sbagliare a scrivere la cifra sull'assegno. La stessa che una settimana fa mi ha detto "I love your French accent". L'ho pagato oggi, quando di ore penso ne mancassero 4-5. Ovviamente, da bravo italiano mi sono rifiutato di pagare la tassa di 50 dollari per il ritardo. Yo.
Come se non bastasse, il tizio dei mobili mi ha mandato un email ieri dicendomi che forse aveva il numero di carta di credito sbagliato, perche non funzionava una fava. Ho dovuto rispedirglielo per email. Attualmente, penso che 200 hacker stiano usando la mia carta di credito. Bene eh, ma non benissimo. Ogni tanto sento l'irrefrenabile bisogno di sbattere la testa contro il muro, per sentire se sono ancora vivo, ma per il resto diciamo che tutto ciò mi fa impazzire, circondarmi di problemi e dubbi irrisolvibili (per me, fino a qualche mese fa), mi provoca orgasmi molteplici.
Approfittiamo per ringraziare ancora una volta zio Jason Schofield per permettere di continuare ad allenarmi, nonostante il suo accento del Michigan e il mio accento italiano fanno si che nessuno capisca che cazzo stia dicendo l'altro, quindi molte nostre conversazioni hanno molteplici significati nascosti e sconosciuti ai piu, ma tutto ciò è molto bello.
Oggi dopo tanto tempo si è avuto un nuovo episodio di diarrea, probabilmente al solito hamburger a pranzo non è stata una buona idea ieri sera farsi 6 hot dog artigianali per cena. Cosi oggi a pranzo ho mangiato la cosa piu leggera che c'era nel menu: un panino con pastrami, senape, maionese, pomodoro e un altra salsa. Come si suol dire "il troppo storpia", infatti mi è addirittura passata xD.
Il prossimo intervento, fra meno di 24, ore sarà piu "old style", ma sentivo un irrefrenabile silenzioso impulso che mi urlava dentro, e ho dovuto puntualizzare.
Sempre vostro,

P.M

mercoledì 2 dicembre 2009

Storie dalla West Coast, parte II: il messicano storpio

Dec 2nd, 2009
Anaheim, California
Giorno nr.42

Non avevo sonno, cosi dopo aver accertato che la cappa aspiratrice del mio fornello non funziona e tutto il mio appartmento ora sa di costina di maiale, vestiti pigiama e lenzuola comprese, ho deciso che anzichè pulire, buttare tutto a lavare e andare a letto, farò qualcosa di piu istruttivo alla comunità: aggiornerò il mio blog. Cosi domani in ufficio mi presenterò con un bell'aroma di bistecca attorno, mi siederò alla scrivania leggiadro e giulivo come se nulla fosse, e finirò di aggiornare l'elenco di incentivi primo trimestre 2010, mentre vedrò quei poveri cristi cercare di trattenere i conati di vomito. Beh, partiamo precisamente da dove ci eravamo lasciati: la cena del ringraziamento a casa di zio Mike è andata bene, a parte 2 piccole difficoltà: quella nel trovare la casa giusta, perchè miei cari, il vostro eroe è riuscito anche a indovinare il numero civico..ma nella via sbagliata! Facendosi aprire da un fattone con due occhiaie fino alle ginocchia che non vedeva la luce del sole probabilmente da quando 2Pac prendeva un pezzo di Hornsby e ci rappava sopra. Volevo avvisarlo che se vuole dell'altro fumo puo venire a citofonare a quel bel negrone che mi sta sopra, ma ho preferito lasciar perdere. La seconda era stata trasportare i 3 vasetti di sugo e la bottiglia di olio (che non si chiudevano piu, magicamente!!), che necessitavo per cucinare (vedi 2 interventi fa), fino ad Aliso Viejo (uno dei posti piu belli del mondo, immersa nel verde delle colline californiane, con un autostrada in discesa in cui ti sembra di schiantarti ogni 10 metri). Beh, ce l'ho fatta, procedento a velocità "scuola guida", tenendo l'olio in una mano, il sugo nell'altra, e con la terza mano (che non vi dico dov'è, perche non sono mai volgare), guidavo.
La direzione inoltre necessita di ringraziare zio Jason, da Detroit, Michigan, per aver preso a cuore il caso del sottoscritto e deciso di allenarlo, fino a data non ancora decisa.
Ma a proposito di aromi di bistecca. Parliamo di Los Angeles. La prima volta che sono stato in centro città a dir la verità sono rimasto un po deluso, forse perche essendo stato a New York mi aspettavo di trovare lo stesso tipo di figata. Non puoi pretenderlo. Avevano ragione quei cani della Vodafone, è tutto intorno a te.
Il segreto qui sta in ciò che sta intorno al centro: le spiaggie piu belle del mondo, hollywood, beverly, pietro mirandola, il fatto di passare nei quartieri messicani con l'odore di carne che ti toglie il respiro, girarti, e vedere che nonostante tutto a 50 metri ci sono le palme che nascondono i grattacieli. Federico Buffa ha detto che New York è un posto che trasuda basket. Beh, io dico che Los Angeles trasuda chili, guacamole e tortillas.
Eppure ogni volta che passo per il centro, vedo nello stesso angolo, tra la seconda e non mi ricordo che cazzo, un messicano, storpio, che vende una cosa sola: coca cole. In un baracchino 1 metro per 1. E nessuno si avvicina mai e compra. E se anche comprasse, sarebbero pochi dollari. Ora, domenica scorsa mi domandavo come cazzo fa, quel povero figlio di un dio minore, a guadagnarsi uno stipendio sufficiente per vivere qui, vendendo (vendendo?) coca cole tutti i giorni in un baracchino di 1 metro quadrato. E nessuno si avvicina mai. eppure lui continuava imperterrito ad aspettare il cliente che non arriva mai, leggendo il giornale, con lo stesso sorriso da pirla sulle labbra. Nel frattempo le macchine però mi stavano suonando, perche era arrivato il verde e non me n'ero accorto. No, non posso permettermi di pensare come un italiano finche sono qui.
Sempre vostro,

P.M

mercoledì 25 novembre 2009

Storie dalla West Coast, parte I: Il barbiere di Zagabria

Nov 25th, 2009
Anaheim, California
Giorno nr. 35

Si avvisa la gentile clientela che questo intervento non sarà profondo e scoppiettante come il precedente, perchè la direzione ha deciso di andare contro la legge che regola il mercato, ha cioè deciso di non viziare il cliente.
Beh, domani è il giorno del ringraziamento, e il Vostro eroe è invitato a cena (5 della sera, la vogliamo chiamar cena?) a casa di zio Mike Kennedy, un cowboy allo stato puro e brado che sembra uscito da un film di Clint Eastwood, meglio comunemente noto in ufficio come "Pain in the Ass", o da me semplicemente detto "John Fitzgerald" (zio Mike, non Clint Eastwood).
La questione è che circa una settimana fa scherzando e quasi sovrappensiero gli ho detto "un giorno invece dovresti provare la mia pasta". Pronti, partenza, via: preso in parola. Domani, sempre dando per scontato che il mio GPS trovi la scua casetta ad Aliso Viejo, dovro quindi portare con me 600 grammi di pasta, sale, olio italiano, e il sugo all'amatriciana. Tutto ok, perche da italico posso assicurare che la mia pasta è buona, di sicuro piu di quella della mensa delle elementari, che ancora oggi mi prova incubi notturni e che un giorno mi costringerà a sedermi da uno psicologo. L'unico problema è che non ho mai cucinato per piu di....1 persona.
Beh, godiamoci anche questo spettacolo. Per il resto, trascurando il fatto che la fase 1 del mio training plan è finita e sto preparando la mega relazione per lunedi, farei segnalare che ho preso circa 7 libbre dalla partenza, e di sicuro non di grasso, grazie al jogging ogni mattina dalle 6 alle 7. Sarà solo grazie a 1 ora di palestra ogni sera? Non so, ma io vorrei sapere che quantità di steroidi ci sia dentro le bistecche americane. Giusto per precisare, ieri al supermercato ho comprato dell'insalata che scade a giugno 2010 e del mais che scade nel 2012. Mi sento gia il tumore che sale su. Bene, ma non benissimo eh. Ho addirittura trovato scritto su uno yogurt su uno scaffale "Sapore artificiale". Provate a scriverlo in italia, e ditemi se qualcuno lo compra.
Ieri invece sono stato costretto dai miei stessi capelli a trovare un barbiere. Sceltone uno a caso, entrato mi sono reso conto di aver completamente sbagliato scelta, poraccio quel vecchio di circa 90 anni, con le mani bruciate, che dormiva sulla sedia (probabilmente quando entrò il cliente prima di me c'erano ancora le torri gemelle), e quel locale fatiscente e quella puzza di....di merda, ecco. Ma una volta detto "tagliami i capelli, corti ma non troppo, mettici poco che sai di merda", ho deciso di restare e non scappare...perche...perche faceva talmente schifo che mi sentivo a casa. Si è rivelato un uomo quasi simpatico, anche se talmente vecchio che probabilmente sta morendo adesso in sto momento, se non è gia morto tra ieri e oggi...ha anche vissuto a milano (circa 70 anni fa secondo me), ma ha detto che non si ricorda quasi niente (c'era ancora il Duce, scommetto). Ah, nella fretta di andare a far da mangiare mi sto dimenticando il perche del titolo: il vecchiaccio è nato a Zagabria, Croazia. Bene, ma non benissimo. Sempre vostro,

P.M

sabato 21 novembre 2009

"Distribution, Mike"

Nov 21st, 2009
Anaheim, California
Giorno nr.31

"Distribution, Mike". Questa è la frase che sento circa 30 volte al giorno, pronunciata dallo zio Mike McDonald, il tizio con la scrivania dietro la mi,a ogni volta che alza la cornetta, per ricevere ordine o sentire le bestemmie dai concessionari. Un giorno, finchè ero seduto sulla tavoletta aspettando lo stimolo giusto per sfogare i miei istinti primordiali, ho calcolato che a maggio, quando mi muoverò in direzione Georgia, l'avrò sentita circa 6000 volte.
Comunque, parlando di affai seri, sono negli Usa precisamente da un mese, oggi è il giorno numero 31. Ok, su questo blog scrivo solo le cose divertenti del mio "vivere negli usa", ma la verità, che è un po' diversa, cioè che la prima settimana completamente da solo, cioè 20 giorni fa, è stata un pelo durella. Soprattutto se i tuoi genitori li saluti, prima che ripartano, all 1 della notte in un distributore di benzina di Orange, non proprio una scena da film.
E non è neanche tanto divertente quando, la prima volta che chiami casa, senti in sottofondo il rumore delle posate e ti vengono in mente 20 anni di pranzi insieme alla domenica. Un giorno il Soave, che nel frattempo continua imperterrito a studiare Giapponese in quel di Venezia(contento lui, siamo contenti tutti), su facebook mi scrisse: "è solo questione di abitudine". Pensavo fosse un pazzo. Invece ieri in ufficio, nella relazione che ogni venerdi' devo fare, senza neanche volerlo alla voce "key impressions" ho scritto: Living in Usa is becoming the norm. Vivere negli Usa sta diventando la normalità. Si, perche dopo un po' pranzare con un hamburger al bacon diventa una cosa normale, non piu un incudine sullo stomaco, rispondere automaticamente "fine, you?" ogni volta che incroci un tizio nei corridoi nell'ufficio e lui puntualmente ti domanda come va, da bravo americano....sgusciare nel traffico di Los Angeles centro nell'ora di punta per andare a vedere Lakers-Bulls diventa uno sfizio, non solo un sogno visto solo su sky, essere svegliato dagli elicotteri alle 3 della notte, girare a destra nonostante il rosso, sorpassare a destra in autostrada a 6 corsie, sperare che l'asciugatrice finisca di asciugare la biancheria entro le 23. Tutto è diventato normale, vita ordinaria, come dite voi, sporchi italici. Ecco, l'abitudine di imprecare in dialetto veneto quando la carta di credito mi rimane incastrata nell'ATM, quella mi è rimasta.
Magari fra 11 mesi quando sarò tornato nel mio paese e andrò all'universita, o fra 2 anni, o fra 10 o fra 40, quando persino mi sarò dimenticato di aver vissuto negli Usa, mi sveglierò ancora di soprassalto nel cuore della notte, sudato fradicio e ansimante, e mi parrà persino di sentire le pale di elicotteri nel cielo, come ad Anaheim, California, e la squillante voce dello zio Mike nelle orecchie: "Distribution, Mike".

domenica 15 novembre 2009

Multe, caschi, cene di thanksgiving. Benvenuti nella giungla.

Nov 15th, 2009
Anaheim, California
Giorno nr. 25

Si, ho combinato dei nuovi disastri.
-Faccenda numero 1: Ieri, come anticipato nell'intervento precedente, sono andato con lo zio Jeff a fare una scampagnata in bici (35 miglia, 55 kilometri), fino alla spiaggia andata e ritorno.
Sole, temperatura gradevole, sandwich come pranzo a un fast food in riva al mare, tutto molto bello a parte il fatto che, mentre all'andata abbiamo proceduto ad andatura scialla chiaccherando, al ritorno gli ho praticamente visto solo la nucca, da tanto che andava forte (zio Jeff fa migliaia di chilometri in bici l'anno e partecipa a gare dilettantistiche, oltre ad aver lavorato a NY, Texas, Oregon, e un sacco di altri bei posti di merda). Tutto bene. A parte il fatto che, una volta tornati, abbiamo giulivamente riagganciato le due bici alla sua macchina, ridendo e sghignazzando, ha rimesso via il suo casco, e "and where is your helmet?". Mi sono messo la mano sulla testa, ma anziche l'helmet, ho sentito i miei capelli.
Si. Dopo un 10 secondi di guardarsi intorno spaesati, ho dovuto realizzare che il mio casco, che mi aveva gentilmente prestato, era rimasto in spiaggia ad Hungtinton. Come dice il titolo del blog: bene, ma non benissimo.
-Faccenda numero 2: Molto cordiali gli americani si, zio Mike e zio Shaun mi hanno invitato a cena a casa loro il giorno del ringraziamento. Io le ho accettate entrambe, da gentleman, avendo visto sul calendario appeso in ufficio che si sta a casa due giorni: 26 e 27 novembre, pensando che quindi sto ringraziamento (ma a chi poi?) durasse due giorni. E invece, amici miei, la cena del ringraziamento è la sera IN MEZZO a quei due giorni. Quindi, io, da bravo furbo, ho accettato due inviti per la stessa sera. Come ha detto mia mamma "adesso o glielo spieghi, o vai a mangiare il tacchino prima da uno e poi dall'altro nella stessa sera". Bene, ma non benissimo.
-Faccenda numero 3: oggi sono stato a Los Angeles centro. Questo intervento e' troppo lungo e rischierei di annoiarvi, ma nei prossimi giorni vi racconterò delle miei impressioni su "LA city". Tutto molto bello, a parte gli 80 dollari di multa per aver parcheggiato su striscie rosse. E Vaffanculo al cinese che mi ha risposto: "should be free". L'ufficio "Parking violations" e' aperto solo a LA, troppo distante, e dalle 8 alle 17, nel mio orario lavorativo, quindi domattina alle 8 devo chiamargli per pagare, dicendogli che si sbrighino, perche devo andare in ufficio io, non perdere tempo per delle striscie rosse sul marciapiede e un cinese che nn sa neanche le regole stradali della città in cui vive.
Sempre vostro, porca di quella puttana,

P.M

giovedì 12 novembre 2009

Pietro Mirandola, l'eroe dei due mondi

Nov 12th, 2009
Anaheim, California
Giorno nr.22

"Senza offesa, ma la smetti di fare l'eroe dei due mondi?"
Evidentemente questo blog sta avendo successo, perche fra i 193 lettori, probabilmente c'e anche qualcuno che non sa che Pietro Mirandola l'umilta' non la perdera' mai, per il semplice fatto che non l'ha mai avuta. xD.
Non faro' tanti giri di parole: ieri sera in lavanderia mi hanno rubato il detersivo, finche mi ero assentato 2 minuti tornando in apartamento a prendere un libro da leggere aspettando i 45 minuti di asciugatrice. Anche questo fatto e, stato preso con la filosofia del "be happy". Almeno fino a quando sono andato a controllare il prezzo di un barattolo nuovo :).
Non per essere razzista, e per prendermi del fascio per la 78esima volta nella mia vita, ma sti messicani che urlano, schiamazzano fino a notte, ti guardano passare masticando una chewingum ai bordi della strada, e rubano il detersivo ai poverelli, iniziano a rompermi il cazzo.
Le crisi di diarrea dei primi tempi dopo gli hamburger a pranzo ogni giorno sono ormai passate, e il lavoro in ufficio procede bene, sebbene oggi abbia lavorato sullo stesso foglio excel 7 ore su otto senza riuscire a finirlo e per rendermi conto definitivamente di quanto l'economia stia andando giu. Mi hanno addirittura girato la mail di un cliente italiano che in italia non trova un pickup nero 4x2, cabina singola...chi sara' mai quel testa di minchia di importatore italiano che non soddisfa mai i clienti? ._.
Ma la cosa che mi risulta piu lampante di tutte, in questi giorni, e' la differenza di mentalita' tra l'americo e l'italico: non ci sono preoccupazioni, non ci sono pressioni (in ufficio l orario te lo scegli tu, basta che lavori un tot di ore), non ci si preoccupa di soldi, tempo, petrolio, figa, politica...le uniche cose sono mangiare, mangiare, mangiare, lavorare un po, mangiare, baseball, mangiare e aspettare il week end, dove non ci si riposa assolutamente, ma si sguazza leggiadri per tutta la west coast. Per questo dopodomani andro' con lo zio Jeff (che mi ha scritto una mail dicendomi che ci eravamo presentati due settimane fa, ma sinceramente nn ricordo chi cazzo sia) sino ad Huntington Beach in bicicletta (devo essere impazzito).
Per oggi non mi viene in mente altro, ah si, che mi e' arrivato il pacco dall Italia col mio pc nuovo ma ovviamente l ho dimenticato in ufficio. Poi mi lamento se mi rubano il detersivo.
Sempre vostro,

P.M

domenica 8 novembre 2009

GPS, tecnologia per pochi

Nov, 8th, 2009
Tustin (internet point), California
Giorno nr. 18

Gran bel posto di merda, Tustin. Ieri ero nello stesso internet point, quando mi si e' avvicinato un messicano chiedendomi se avevo del crack.
Perche' si, il mio stupendo portatile italiano si e' fuso, e lo zio Fred, l'elettricista addetto al mio appartamento, ha detto che un pc in italiano lui non lo sa riparare. Bella li. Cosi se voglio usare internet devo cercarlo in qualunque internet point di merda di tutta Orange County. Mi reputo fortunato quando trovo un lurido buco come questo con dei graziosi messicani che mi sbraitano dietro.
Escluso questo, si segnala che il week end e' filato liscio. Memorabile giovedi sera, quando dovevo trovare un ristorante a cui ero invitato non mi ricordo in quale citta', forse la stessa Tustin, oppure Orange.
Insomma, il numero civico stranamento era composto da 5 cifre, mentre il mio navigatore ne conteneva al massimo 4, e il nome del posto non lo sapevo. Riuscito comunque ad arrivare alla via giusta, chiedo ad un tizio sudamericano che stava allo sportello di un fast food, il quale accende il navigatore del cellulare, ma essendo stato un po alticcio non ha saputo mettere in fila una frase di senso compiuto. Un Cinese mi ha risposto che lui "non ne ha idea", e una poliziotta (la migliore), che "io sono una poliziotta, ma non di questa citta', quindi non lo so".
Morale della favola, dopo un ora di ricerche tornai a casa con la coda fra le gambe, ma divertito assai. Il giorno dopo spiegare cos era successo ai tizi che mi avevano invitato e' stato un po pittoresco, ma non importa.
Un'altra settimana di lavoro sta per iniziare, allaccio le cinture, gli Usa sono una giungla, non si sa mai,
Sempre vostro,

P.M

mercoledì 4 novembre 2009

I seni della zia Candace

Nov, 4th 2009
Anaheim (California), apartamento F-105
Giorno nr.14

Ieri arrivarono i soldi dall'Italia per pagare la macchina, dopo che la zia Candace Collins, dell' "Enterprise Cars" di Orange mi aveva gentilmente rifiutato la carta di credito sporgendosi sulla scrivania, mostrando quasi nella loro interità i suoi seni da 100 libbre l'uno, di cui 97 di silicone. Non vi dico codesto fatto cosa scatenò, quali fantastiche e perverse visioni balenarono nella mia mente malata e la abitarono per pochi interminabili secondi che durarono un eternità. Fu cosi' che prima passai dalla Bank of America, per ritirare il cash e ricordarmi ancora una volta che sono l'unico cliente con l'account "Vaffanculo", dopo aver provato con "tuamadreputtana", ma a quanto diceva il sistema e l'impiegato, un altro cliente lo aveva già scelto (italiano di certo), per poi andare a pagare e ritirare la mia Nissan Altima, usata, ma a buon prezzo.
Per quanto riguarda il lavoro, si procede faticando, lavorando ogni giorno un ora in piu di quanto ci fosse scritto sul contratto, tra una pausa caffe ogni due passi, una pausa pranzo con un hamburger da 7 dollari, e una spiegazione sul perche i clienti sono al centro di tutto (io al centro di tutto avevo sempre messo Silvio, la birra, e i film porno, non so voi).
Consegna della relazione delle prime due settimane prevista entro venerdi alle 3, e vostro zio Pietro come consuetudine deve ancora scrivere la prima riga. Mito io.
Interessante il fatto "spostamento fra 6 mesi". Oggi lo zio Todd mi ha fatto sapere che è tutt'altro che deciso che il mio spostamento sarà verso Atlanta, ma è in ballottaggio con le 2 altre divisioni di New York e Dallas (Texas).
Cancellate pure la riga sopra, perchè comunque alla fine sceglieranno proprio Atlanta, ormai ho imparato a conoscerli, questi americi. Domani se tra un pagamento di bolletta e una lavatrice trovo il tempo scriverò anche un anneddoto al quanto preoccupante, sul mio spostamento di maggio.

Ps: lo so Pettene che tu vorresti "una descrizione delle spiaggie di LA", ma sono 8 ore al giorno in ufficio, lascia finire le settimane lavorative, porca di quella puttana :)

Sempre vostro,
P.M

sabato 31 ottobre 2009

Could be funny, guys!

Oct 31st, 2009
Santa Ana (wireless), California
Giorno nr.10

"Potrebbe essere divertente". Questo dicono gli americani prima di affrontare ogni tipo di situazione, dall'incontro con l'amante fino alla riunione di inizio settimana riguardo i dati delle vendite passando per il pomeriggio dedicato al surf. Potrebbe essere l'equivalente di cio che i miei connazionali chiamano "ottimismo".
Anche il vostro eroe, sta tentando di adottare questa tattica.
Cosi', fare la relazione che dovrò presentare tra poco (riguardo human resources, parts, service, customer relations), could be funny....cosi come passare 7 ore in coda in ufficio immigrazione la settimana prossima, could be funny anch'esso!! Il far capire all'impiegato della Bank of America che io gli assegni delle bollette non glieli porto ogni sabato mattina, e che se li venga a prendere lui, quello sarà funny di sicuro.
A parte questo, si segnala che tutto procede moderatamente bene nonostante non abbia capito quanto cazzo ho pagato di assicurazione alla macchina.
Dopo questo pranzo ipercalorico si ha da decidere se fare un minimo di sport o un riposino all'italiana, ma appena arriverò in apartamento e mi adagierò sul divano, opterò per la seconda.
Sempre vostro,

P.M

martedì 27 ottobre 2009

Baseball, ragazzi miei, baseball.

Oct, 27th 2009
Anaheim, California
Giorno nr. 6

Primo appunto. Durante la pausa pranzo, se credete che gli americani parlino di politica o di donne nude, come i nostri connazionali, vi sbagliate di grosso. Parlano di baseball. Si domandano perchè un fottuto nero degli Anaheim Angels non abbia preso con la sua fottuta mazza una fottuta pallina lanciata da un fottuto bianco dei New York Yankees con un guantone. Tutto questo, davanti a un cheesburger doppio e patatine.
Non chiedetemi di venire con voi a pranzare al McDonald, quando ritorno, perche di sta roba credo di cominciare ad averne fino sopra ai capelli, e la sera sento il bisogno della semplice "insalatina".
Quando gli ho spiegato che io di tutto questo non me ne intendo, che il baseball nel mio paese è poco popolare, come l'hockey, che si pronuncia "haki", e il football nemmeno esiste, e a me piacciono nba, calcio e tennis, mi hanno guardato come un alieno ed hanno probabilmente avuto un conato di vomito mentale.
Ora se non vi dispiace colaziono (voce del verbo colazionare) con una semplice e astemia macedonia, poi mi dirigo in ufficio a spiegare alla signorina che ieri all'ufficio della Social Security Card mi hanno rispedito indietro con un calcio in culo perche necessito di 6 giorni ancora negli Usa prima di richiederla, e cosi senza sta carta, in qualità di immigrato, si complicano le operazioni "comprare macchina" e "aprire conto corrente".
Bah, se fossero problemi questi, nemmeno sarei venuto qui :)
Ah, il fine settimana tento l'avventura a Long Beach e Beverly Hills postando further photos
Sempre Vostro,

P.M

venerdì 23 ottobre 2009

La risata contagiosa dello Zio Todd

Oct 23rd, 2009
Anaheim, California
Giorno nr. 2

Dopo la comica difficoltà iniziale nel trovare la porta d'entrata, la prima giornata di presentazione andò abbastanza bene, come previsto da Lunedi si inizia 7 ore al giorno, primi 2 mesi settore marketing, dopodichè settore vendita e concessionari...e da maggio una novità che non era assolutamente programmata: ci si trasferisce ad ATLANTA, Georgia, in un'altra sede, lasciando il sole della California.
Comunque direi che opterò per l'appartamento da 1100 dollari al mese con piscina, palestra e internet gratis, rifiutando il troppo costoso residence a 3000 dollari al mese ma con in piu pulizie e colazione.
Ora il vostro eroe andrà a correre sotto i 30 gradi della Katella Avenue e intorno allo stadio del baseball per smaltire i grassi dei bruger, domani spiaggia e nei prossimi giorni vi aggiornerò con qualcosa di meno serio e preoccupante ma più comico.

P.M

mercoledì 21 ottobre 2009

Giorno 0

Oct 21st, 2009
Ayres Hotel, Anaheim, California
Giorno nr. 0

Sono 25 minuti che fisso il monitor come un imbelle, con una fame che "la pancia mi tocca la schiena", cercando una frase discreta e un pochino fashionable per cominciare questo blog, ma non mi viene in mente niente (escluse incantevoli visioni di donne svestite, ma questo meriterebbe un capitolo a parte). Saranno le 12 ore di aereo, lo straordinario pollo al curry offerto dall'air france, mangiato 10 ore fa ma digerito in questo istante, o forse molto più probabilmente i 136 dollari di taxi tra l'aeroporto e l'albergo. Resta il fatto che il sottoscritto può mettere la parola fine alla sua adolescenza.
Domani si passa l'intera giornata a guardicchiare qualche appartamento, fare shopping comprando un sacco di cose che ho abilmente finto di aver dimenticato a casa....mentre Venerdi mattina alle 9am il Vostro eroe si dovrà presentare in ufficio allo Zio Todd (d'ora in poi cosi verra chiamato in questo blog Todd Bloom, vice-presidente Inac e mio responsabile), spiegando con un bel sorrisone di circostanza che il suo inglese è "quite good but not excellent yet", e un sacco di altre fantasticherie che saranno improvvisate al momento.
Per oggi direi che non ho altro da dire.

P.M

I Va In Merica

I VA IN MERICA
Fulminadi da un fraco de tempesta,
l’erba dei prè par ‘na metà passìa
brusà le vigne de la malatia
che no lassa i vilani mai de pèsta ;
ipotecado tuto quel che resta,
col formento che val ‘na carestia,
ogni paese el g’à la so angonia
e le fameie un pelagroso a testa !
Crepà la vaca che dasea el formaio,
morta la dona a partor ‘na fiola,
protestà le cambiale del notaio,
una festa, seradi a l’ostaria,
co un gran pugno batù sora la tola :“ Porca Italia ” i bastiema : “ andremo via !
”E i se conta in fra tuti. – In quanti sio ?
- Apena diese, che pol far strapasso ;
el resto done co i putini in brasso,
el resto, veci e puteleti a drio.
Ma a star qua, no se magna no, par dio,
bisognerà pur farlo sto gran passo,
se l’inverno el ne capita col giasso,
pori nualtri, el ghe ne fa un desìo !
Drento l’Otobre, carghi de fagoti,
dopo aver dito mal de tuti i siori,
dopo aver fusilà tri quatro goti ;
co la testa sbarlota, imbriagada,
i se da du struconi in tra de lori,
e tontonando i ciapa su la strada !