sabato 21 novembre 2009

"Distribution, Mike"

Nov 21st, 2009
Anaheim, California
Giorno nr.31

"Distribution, Mike". Questa è la frase che sento circa 30 volte al giorno, pronunciata dallo zio Mike McDonald, il tizio con la scrivania dietro la mi,a ogni volta che alza la cornetta, per ricevere ordine o sentire le bestemmie dai concessionari. Un giorno, finchè ero seduto sulla tavoletta aspettando lo stimolo giusto per sfogare i miei istinti primordiali, ho calcolato che a maggio, quando mi muoverò in direzione Georgia, l'avrò sentita circa 6000 volte.
Comunque, parlando di affai seri, sono negli Usa precisamente da un mese, oggi è il giorno numero 31. Ok, su questo blog scrivo solo le cose divertenti del mio "vivere negli usa", ma la verità, che è un po' diversa, cioè che la prima settimana completamente da solo, cioè 20 giorni fa, è stata un pelo durella. Soprattutto se i tuoi genitori li saluti, prima che ripartano, all 1 della notte in un distributore di benzina di Orange, non proprio una scena da film.
E non è neanche tanto divertente quando, la prima volta che chiami casa, senti in sottofondo il rumore delle posate e ti vengono in mente 20 anni di pranzi insieme alla domenica. Un giorno il Soave, che nel frattempo continua imperterrito a studiare Giapponese in quel di Venezia(contento lui, siamo contenti tutti), su facebook mi scrisse: "è solo questione di abitudine". Pensavo fosse un pazzo. Invece ieri in ufficio, nella relazione che ogni venerdi' devo fare, senza neanche volerlo alla voce "key impressions" ho scritto: Living in Usa is becoming the norm. Vivere negli Usa sta diventando la normalità. Si, perche dopo un po' pranzare con un hamburger al bacon diventa una cosa normale, non piu un incudine sullo stomaco, rispondere automaticamente "fine, you?" ogni volta che incroci un tizio nei corridoi nell'ufficio e lui puntualmente ti domanda come va, da bravo americano....sgusciare nel traffico di Los Angeles centro nell'ora di punta per andare a vedere Lakers-Bulls diventa uno sfizio, non solo un sogno visto solo su sky, essere svegliato dagli elicotteri alle 3 della notte, girare a destra nonostante il rosso, sorpassare a destra in autostrada a 6 corsie, sperare che l'asciugatrice finisca di asciugare la biancheria entro le 23. Tutto è diventato normale, vita ordinaria, come dite voi, sporchi italici. Ecco, l'abitudine di imprecare in dialetto veneto quando la carta di credito mi rimane incastrata nell'ATM, quella mi è rimasta.
Magari fra 11 mesi quando sarò tornato nel mio paese e andrò all'universita, o fra 2 anni, o fra 10 o fra 40, quando persino mi sarò dimenticato di aver vissuto negli Usa, mi sveglierò ancora di soprassalto nel cuore della notte, sudato fradicio e ansimante, e mi parrà persino di sentire le pale di elicotteri nel cielo, come ad Anaheim, California, e la squillante voce dello zio Mike nelle orecchie: "Distribution, Mike".

5 commenti:

  1. stai crescendo.
    goditela, cerca di vivertela, pensa il meno possibile.
    stai vivendo un'esperienza stupenda, leva tutti i freni

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  2. Tu adesso non lo sai, ma questo è e sarà uno dei periodi più belli della tua vita!!

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  3. probabile gente, probabile.

    Alberto, sei rodmanalbe?

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  4. si, sei rodmanalbe
    un saluto a quel tuo zio fantomatico, W la Melbourne Cup! xD

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  5. Caro Mirandola, come già affermavi spesso ai grandiosi tempi del liceo io ti ribadisco che sei stato creato per una missione. Stai portando in alto il nome dell'Italia negli U.S.A, che non ci ricorderanno più solo per spaghetti, pizza, politica, mafia, fighe, Bargnani, Belinelli e Gallinari; ma anche per un uomo che si contraddistinuerà in tutto e per tutto. Continua così, noi siamo con te!
    Poi vedere 2 punti del "dodicesimo uomo più forte del mondo" credo sia un'emozione unica, oltre ovviamente ai fade-away del "nostro" Kobe.
    Ricordati di me, sempre tuo
    Pecchio Alberto

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