venerdì 20 agosto 2010

Pietro Mirandola, 1 anno dopo. Quest'anno ho imparato che.

Aug 20th, 2010
Seattle, Washington State
Dalla VII lettera dell'"Emigrante a tutte le longitudini"
Giorno nr. 295

Beh che dire, spettabili. Dopo 295 giorni, 50 posts, 27 stati diversi, siamo agli sgoccoli. Terz'ultimo post.
Di Chicago ho gia detto la scorsa volta. Top 3 dopo NY e Florida. Una piccola Manhattan piu pulita e ordinata. Manhattan però sempre nel cuore, inammovibile dal numero 1. Seattle si piazza al numero 4, sull'oceano in collina. Un po fresca, ma una piccola toscana. Portland si piazza in mezzo all'anonimato.
Domani aereo per LA e poi in Italia fra 7 giorni, un anno dopo.
La direzione si assume piene responsabilità nel dire che il sottoscritto al quale sarà permesso di parlare in prima persona fra 2 righe è tecnicamente in grado di dire che quest'anno:

-Ho imparato che, vi piaccia o no, i soldi gestiscono la mia vita. Sono il mio presente, il mio motore e il mio fine. Il giorno in cui saranno anche il mio futuro il cerchio sarà chiuso. I soldi mi fanno alzare la mattina da quel letto, anche quando non ho chiuso occhio, e la mia giornata sarà piena di hamburgers, strette di mano e sorrisi di circostanza, e penso di averne avuto abbastanza sia dell'uno che dell'altro, e vorrei restare tutto il giorno inerme in quel letto come un burattino a cui hanno tagliato i fili, ad aspettare che il tempo passi. In giorno in cui vedrò anche i soldi parlarmi insieme, rispondere alle mie domande e colloquiare con me, capirò di essermi definitivamente fottuto il cervello.
-Ho imparato che puoi sentirti solo e troppo distante dal momento in cui rivedrai la tua famiglia. Ma il tempo scorre sempre, come la merda portata dal fiume.
-Ho imparato che la gente è il piu grande spettacolo del mondo, ed a buon prezzo. E il prezzo è la base di tutto.
-Ho imparato che l strada per arrivare al risultato finale è brevissima: 3soli passi. Un ottimo sorrisneo di circostanza a 47 denti, una forte stretta di mano, e l'obiettivo finale: profitto. Il percorso tra il passo 2 e il 3, è un problema tuo.
-Ho imparato che, checchenedica Bertinotti, il capitalismo è sopravvissuto alle zanne del comunismo. In America però, ha iniziato a mangiarsi da solo.
-Ho imparato che, nel caso ti sentissi lontano da casa, in un tunnel senza fine (senza pedaggio però, non come quelli qui) in cui la luce in lontananza sembra troppo lontano, vai il sabato sera all'Ecco di Hollywood. Ordina una tequila patron e bevila tutto d'un sorso senza respirare. I russi si, che l'avevano capito subito.
-Ho imparato che, se mi sono rirovato alle 4 del mattino a camminare vestito a festa sotto l'acquazzone ad hollywood ubriaco fradicio alla ricerca di un hotel, devo essere proprio matto come dicono.
-Ho imparato una cosa incredibile. Il marketing. E' incredibile. Voi non ve ne siete mai accorti, che il link di questi interventi finiscono su facebook sempre nell ora di punta, dove un sacco di persone sono in linea.
-Ho imparato che come dicono gli americani, esistono 3 tipi di bugie: le bugie, le grandi bugie, e le statistiche. Infondo come disse quel tale, se metto la testa in forno e i piedi in freezer, avro sempre una tempreratura del corpo media.
-Ho imparato che l'talia è un gran bel paese, forse il migliore del mondo potenzialmente. Non per nulla si chiama Belpaese. Peccato sia abitato dagli italiani. Obama è americano quanto Berlusconi è un buonuomo. Solo che mentre Obama non puo provare la cittadinanaza americana in quanto non cè certificato esistente e ciò viene insabbiato dai media americani e la notizia non esce dal paese, in Italia misteriosamente il paese va in culo non per colpa degli italiani, ma perche il presidente del consiglio si scopa qualunque cagna infetta e si fa 2 leggi per coprire qualche sbavo vecchio di ventanni. Ah, che bello quando Kennedy si scopava Marylin Monroe e nessuno se ne fregava.
-Ho imparato che le delicate questioni, e il perche di certe cose, non sempre sono come appaiono. Il rapporto causa-conseguenza di cio che succede in alto, non sempre coincide con cio che viene detto. Non c'è un perche. Certe cose non si possono dire. Questo l'ho imparato lavorando in una grande azienda però, non bevendo tequila a hollywood.
-Ho imparato che puoi avere 1000 problemi da affrontare da solo piu o meno facilmente risolvibili, ma finche guardandoti allo specchio le tue mani saranno ancora attaccate ai polsi, le tue orecchie alla faccia e le orecchie alla testa, il bilancio sarà tuttavia ancora positivo.
-Ho imparato che ognuno alla fine dei conti fa cio che vuole. Giudicare le persone, che brutta cosa. Lo diceva anche il colonello Kurtz in Apocalypse Now: "E' il voler giudicare, che ci sconfigge".
-Ho imparato che si, ho smesso di giudicare le donne. Per loro ci sono le frasi scritte dai ragazzini nei cessi pubblici che calzano a pennello *(vedi sotto).
-Ho imparato che si apprezza cio che si ha solo quando non lo si ha piu.
-Ho imparato che guidare attraverso il deserto arizona-texano 4 giorni di fila aiuta a conoscere te stesso. Anche a distingure le cosce di pollo buono da quelle cattive vendute nei distributori di benzina.
-Ho imparato l'inglese, ho imparato ad arrangiarmi e vivere da solo in un continente, a lavorare e muovermi in un'azienda di 200 dipendenti in una lingua diversa, a dare sempre una buona impressione alla persona che si ha davanti, dal barbone di Central Park al General Manager-VP/datore di lavoro. E vi sembra poco?

Sempre vostro,

P.M

*: frase valida per un valore tra il 50 e il 75 percento di esse. Ma non allarmatevi. Se state leggendo questo blog, non è detto che siate nel 25% buono. Ah, dannate percentuali.

10 commenti:

  1. questo sarebbe lo scritto più bello che ha pubblicato? signor mirandola, delude le mie aspettative per l'ennesima volta.

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  2. ma fottiti
    non serve che tu metta l'anonimo, di critico ne ho solo uno xD

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  3. fantastica quella sulle donne =)

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  4. Dopo un anno così avrei bisogno di almeno un anno di ferie!!

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  5. si si...sabato torno e lunedi sono in ufficio...in italia! :)

    ma vogliamo parlare di sti rompicoglioni (1) e delle sue critiche gratuite da anonimo, come se fosse irriconoscibile?
    Con questo blog ho adottato la stessa linea sin dall'inizio, raccontare del mio anno in usa senza essere pesante, sempre con ironia. E le 2000 visite, i 200 commenti, i complimenti in privato anche di gente mai vista tra cui il capo della comunita italiana a LA dimostrano che infin dei conti ha riscosso abbastanza successo.
    Cosa me ne faccio io delle critiche (le uniche) di uno abituato a leggere blog di giornalisti e che probabilmente pensava questo diventasse lo stesso, che una volta mi ha scritto in chat "tiratela meno" perche ho detto che iniziavo a dimenticarmi l italiano, e che probabilmente gestirebbe questo blog in maniera da farlo diventare una merda. Cioe sarebbe 100% pro Usa a discapito dell'italia, anche a costo di mentire. Dato che l'individuo in questione si segnala per la continua polemica per qualunque cosa succeda nel suo paese. E soprattutto dato che sono anche stato criticato quando ho scritto che l Alabama era una merda (gli americani la considerano la vergogna degli usa, l'anello debole). Fuck.

    P.M

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  6. egregio signor mirandola mi sento di sottolineare il concetto della linea secondo la quale dovrebbero essere scritti i blog per non cadere nella banalità più assoluta. Inoltre mi sento di ricordarle che non sono l'unico a non apprezzare pienamente i vostri scritti, in quanto varie persone, contattandomi, hanno espresso la propria opinione riguardo questi vostri scritti(a parer loro pressochè mediocri ed incresciosi). Componimenti efferati a nostro dire!

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  7. non ce nessun modello standard, secondo cui i blog dovrebbero essere scritti. Altrimenti si chiamerebbero in un'altra maniera.
    Le persone attorno a te sono della stessa razza tua, quelli che leggono solo blog di giornalisti, ma soprattutto personaggi che all italia non servono a nulla, personaggi che puntano il dito contro tizio e caio stando seduti comodi dietro a un pc, e mi riferisco alla politica. Poi scopri che le stesse persone ci mettono 6 anni per finire una triennale..ma questo e' solo un dettaglio.
    Lo disse anche kennedy..la gente dovrebbe smetterla di chiedersi cosa puo fare il paese per lei ma chiedersi cosa possono fare loro per il paese.
    Io a quelli come voi darei un bel calcio nel culo.

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  8. "-Ho imparato una cosa incredibile. Il marketing. E' incredibile. Voi non ve ne siete mai accorti, che il link di questi interventi finiscono su facebook sempre nell ora di punta, dove un sacco di persone sono in linea.
    -Ho imparato che si apprezza cio che si ha solo quando non lo si ha piu."(cit.)
    Astuzia, furbizia ed un pizzico di sensibilità, in questi post c'è tutto Pietro Mirandola. Sempre tuo,
    Pecchio(perchè io mi firmo sempre)

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  9. inoltre, caro anonimissimo, aggiungo
    qui trovi una definizione di blog http://it.wikipedia.org/wiki/Blog
    sotto ci sono anche i vari tipi, "tipologie di blog"

    vedi che qui, come in molte altre cose, il tuo pensiero falla. Ti consideri diverso dalla massa italiana ma in realtà sei uguale. Ottusità mentale. Leggendo un tipo solo di blog credi che di metodo per scriverne ne esista solo una, e nonostante avessi gia chiarito all inizio con "pietro mirandola racconta pietro mirandola" che metodo io avessi scelto, siamo ancora allo stesso punto.
    Sei conforme al resto degli italiani, nonostante tu la pensi diversamente, perche sei uno dei tanti "professori". E qui torno a parlare di politica. Non c'entra niente con l argomento con cui eravamo partiti, ma colgo la palla al balzo. Se vuoi te ne parlo per ore di quanto mi hanno rotto il cazzo gli italiani e la loro continua polemica, disfattismo e immobilismo

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