martedì 10 agosto 2010

Numeri. Sono solo numeri.

Aug 10th, 2010
Milwaukee (Wisconsin)
Dall' XI lettera dell' "Emigrante a tutte le longitudini"
Giorno nr. 285

Stasera volevo iniziare a tirare le somme, ma non ne ho voglia. Comunque:

B.B: la direzione comunica che questo è il quartultimo post. Il prossimo tra 10 gg a Seattle sarà su tutto ciò che ho imparato negli Usa, poi quello dei ringraziamenti e poi quello finale 5 minuti prima di partire. Ma ho vinto cazzo. Ce l'ho fatta. Ho vinto la sfida con me stesso. Finito il trip lavorativo di 3 mesi e mezzo Los Angeles-Chicago, guidando attraverso 25 stati e vivendo negli hotels. I made it. Se tutto reiniziasse domani mattina mi verrebbe da vomitare, come gia scritto su facebook. Ora si vola a Seattle sabato, poi LA e poi Italia il 27. But I made it.

La Terra promessa.
Domenica sono arrivato alle porte della Chicago dei miei Bulls. Anni che aspettavo questo momento, e mannaggia u diavolo, non sono neancora riuscito a beccare il centro. Domenica, arrivato in Illinois dopo aver passato gli ultimi giorni perso nelle lande della desolata Indiana (pura campagna, spesso colto da conati di vomito e sensazioni di schifo che sale su ogni volta che pensavo alle somiglianze con la mia terra natia), ho intravisto i grattacieli della Windy city da lontano, sull'autostrada. Fermato a fare benzina, vestito di canotta Bulls, sono uscito dalla macchina, mi sono girato verso i grattacieli in sottofondo e per la seconda volta in un mese dopo New York City, mi sono inchinato, unto dal signore. Immensa devozione. Un bel giorno torneremo a vincerlo, quel cazzo di titolo nba.
Attualmente mi trovo per questioni lavorative a Milwaukee (pronunciata Miuàchi anziche il mio Miluòchi di fino a 3 ore fa), ma torno a Chicago domani, dove passerò il weekend scorazzando per il centro aspettando l'aereo per Seattle.
La settimana scorsa sono stato a Buffalo (Cascate del Niagara...un sacco di acqua che vien giu e morta li, che volete che vi dica), Cincinnati, Ohio (non vi perdete nulla) e Indiana come detto. Ah, tra le righe. Uno una volta mi ha scritto in privato "goditela fino in fondo sta vacanza". Benedetto figliolo. Vorrei ricordare al popolo che in tutte ste città ci sono andato con circa 20 colleghi diversi, lavorando. Apprendista, ma la vacanza eccetto le spiaggie della Florida e Manhattan e 3 giorni in California non l'ho mai vista.
Vabbe, ultime 2 settimane. Comunque vada, ho vinto. Sono sopravvissuto a un anno negli Usa da solo a 19-20 anni partendo con una questionable conoscenza dell'inglese, ma suvvia, non perdiamo tempo, di questo vi narrero' negli ultimi 3 interventi.
Anticipo solo che vorrei rivivere i primi 3 mesi con la forza mentale di ora. Non che al tempo fossi una merdina, altrimenti a quest'ora vi starei scrivendo dall'Italia, ma questa è un'altra storia, semmai ve la racconto quando sono vecchio e stanco, con un sigarello in bocca, un bicchiere di Don Patron su qualche spiaggia della Florida.
Posso dire di poter completare la rubrica sulle differenze divertenti tra Italia-Usa cominciata molto tempo fa e che trovate spezzettata nei post precedenti:
-Autostrade: molte gratuite, ed ovunque. Ovunque, si sovrappongono una all'altra. Spesso si prende l'autostrada anche per fare 5 minuti di strada, o andare a cena a 5 miglia di distanza. Ci sono piu autostrade che strade normali. Quell normali sono dritte e a 4 corsie.
-Treni: scarsi e ferrovie limitate. Tutti in macchina alè ohohohò.
-Stipendi: due al mese, cioe uno diviso in 2. Controlli finanza: pochi. Sindacati: deboli. Antonio Di Pietro: merda umana. Barack NObama: pure.

E poi vi regalo un po' di numeri. Avevo in mente già dalla California di farlo. Il mondo è sempre più infestato dalla quantità. Parlare in maniera sensata significa parlare di quantità. Non basta dire che un qualcosa è grande. Quanto grande? Non basta dire che qualcosa è scarso. Quanto scarso? Non puoi sfuggire dalla quantità.
In fondo se qualcosa non puo essere espresso dai numeri non è scienza, ma opinione. E quindi non esiste (vedere mie teorie sulla mente umana di qualche post fa)

37000: come i km percorsi in macchina in 10 mesi (23000 miglia).

1500: come i km di corsa fatti negli Usa la sera. Obiettivo: marathona di NY o Milano entro 2 anni. Senza il jogging non ce l'avrei mai fatta, forse.

520: come i dollari di multa tra limiti di velocita superati, parcheggio su striscie rosse, affitto in ritardo.

circa 500-1000: come le persone che ho conosciuto, tra colleghi, compagni di tennis, semplici persone incontrate durante l'anno, clienti, semplici persone a cui ho stretto la mano.

circa 200: come gli hamburgers mangiati in 300 giorni. Fortunatamente in California mi cucinavo la cena da solo, altrimenti sarei gia morto.

100: come i dollari a sera nei sabati sera hollywoodiani tra locale, cena e hotel. Poi ho smesso, auto taglio delle spese.

31: come gli alberghi in cui ho dormito dall'otto maggio a ora

27: Come gli stati in cui sono stato (me ne mancano 2 attualmente sono a 25): California, Arizona, New Mexico, Texas, Oklahoma, Lousiana, Alabama, Mississipi, Georgia, Florida, South e North Carolina, Tennesse, Maryland, Virginia, New Jersey, New York, Massachuesetts, Connecticut, Delaware, Pennsylvania, Ohio, Indiana, Illinois, Wisconsin, Washington, Oregon.

7: come i mesi che ci ho messo a capire che butt è una parolaccia del linguaggio parlato non inglese regolare, e non potevo metterla nella relazione settimanale per il capo.

6: le persone che ho conosciuto le quali parlavano italiano (4 dei quali italiani)

5: la percentuale della mia vita passata in Usa, tra vivere e vacanze

5: come i mesi che ci ho messo a capire il 90% della tv americana. Attualmente siamo quasi al 100, escluse certe parole isolate

4: le volte in cui ho dovuto spostare le lanciette dell'orologio perche avevo attraversato un fuso orario.

3: le volte in cui sono stato dalla polizia, tutte a Los Angeles: passaporto e portafoglio rubato, denuncia ad ignoti per la tv rubata dall'appartamento californiano a leasing scaduto, la terza rimane top secret.

2: le volte in cui ho eluso il pagamento del pedaggio in autostrada

2: le partite nba viste dal vivo.

1: le volte in cui mi sono preso dello sporco italiano.

1: i momenti in cui stavo per mollare.

1: le volte in cui ho sbattuto la testa contro il muro fino a farmi male per darmi forza.

0: la voglia che ho di tornare li, dove siete voi. Guardatevi intorno, e poi scuotete la testa.

Sempre vostro,

P.M

3 commenti:

  1. Sono mancati gli attacchi politici, sto giro!

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  2. Caro Mirandola, tra poco inizierà la festa al nostro caro Rumbling Pub. Volevo lasciarti con questo tuo ipse dixit, in onore della tua visita nella windy city:"tutto dipende comunque se prendiamo il Re...se accade, saranno anni d'oro per noi...la prima volta che i Bulls... vincono il titolo dopo che è piu di 10 anni che tifo e aspetto...cago li, seduta stante, ovunque io sia." (cit. Pietro Mirandola,23/05/10, ore 23.51).
    Sempre presente,
    Pecchio Alberto

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  3. beato te come t'invidio, zero voglia di restare in italia.
    pld

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