sabato 31 luglio 2010

Agosto. L'ultimo.

Jul, 31st, 2010
Pittsburgh, Pennsylvania
Dalla X lettera dell "Emigrante a tutte le longitudini"
Giorno nr. 275

Ci sono persone che accettano consciamente o meno i propri limiti e vivono una vita piatta conformizzata agli standard che il mondo propone, accontentandosi di imitare il modello di uomo medio senza infamia e senza lode, curante della famiglia e portante a casa il culo ogni fine del mese. Ci sono persone che invece si pongono un obiettivo, che verra' poi raggiunto o meno, ma che non li salvera' in ogni caso dal trovarsi in un letto vecchi e moribondi sommersi dalle colpe e i rimorsi, aspettando la crociera gratis con Caronte. Ci sono persone che non ce la fanno. Ci sono persone che non ce la fanno per colpa loro, e persone che non ce la fanno per manifesta inferiorita'. Inettitudine, mi disse un tale. Ma su queste persone non infieriro', se madre natura non ti ha dato le ali significa che non e' tuo destino volare. Ci sono persone che decidono di rompere gli schemi, e che possono finire nel secondo o nel quarto gruppo a seconda delle capacita'. E poi ci sono le persone come noi. Persone come il sottoscritto, zio Jim, e zio Sam. Artisti. Artisti di strada catapultati nell'epoca sbagliata. Persone che preferiscono ascoltare se stessi, piuttosto che le parole degli altri. Questo che sta scrivendo ora lo conoscete. Forse. Zio Jim e' un tale da NY, che nella vita ha vinto. Perche' ha vinto cazzo. 9 figli, 10 nipoti che probabilmente diventeranno 20 quando i figli saranno tutti sposati. Mi ha detto che se non avesse trovato sua moglie e non si fosse sposato probabilmente ora sarebbe morto. E' cresciuto a Brooklyn, New York. Mica un posto per venditori di souvenir. "Non e' un paese per vecchi", direbbe Cohen. A 18 anni zio Jim faceva il palo nelle rapine. Ecco, perche se non avesse trovato sua moglie ora sarebbe anche lui, gia in crociera con Caronte. Fino a pochi anni fa faceva due lavori, uno notturno e uno giornaliero, per mantenere i 9 figli. Gente che ha imparato a stare il mondo con le buone o con le cattive. In Italia tutto cio' non sarebbe possibile. Chi e' marcio resta marcio, chi e' buono resta marcio per forza di cose. Vivendo all'estero ci si rende conto che l'Italia e' un bel posto, forse anche troppo criticato. Peccato sia popolato dagli italiani.
Poi zio Sam, ex pilota dell'Air Force americana durante la guerra in Korea. E' rimasto qualche anno anche dopo la guerra, e parla ancora koreano. Mi ha sfatato il mito delle asiatiche mai rasate. Ha detto che per cercare di migliorare il koreano era solito guardare un buffo cartone animato europeo, che non ha mai visto in america. Poi ho scoperto essere Topo Gigio. Mi ha portato a pranzo a little Italy a Boston, due settimane fa. Da un certo "Pagliuca", ristorante italiano con il proprietario che ci ha avvicinato con un "hi brothers" dal deprecabile accento sicilinao. Abbiamo alzato un po il gomito, ma va bene cosi.
Viaggiare con loro va direttamente vicino alla cima della descrizione dell'esperienza culturale nella relazione finale che dovro' consegnare tra 20 giorni.
Tra i personaggi circensi con cui ho viaggiato in questi mesi possiamo mettere altri gia' segnalati due post fa, soprattutto zio Jerry, il 60 enne canadese, un milione di mogli gia avute e che fra poco si risposera' con una musicista ambulante di Rochester. Poi ha gia programmato di divorziare per andare a vivere in europa, Polonia o Romania. Mah. Molte idee, ma ben confuse.

Beh, torniamo a noi. Ultimo mese. Volevo iniziare a tirare le somme stasera, ma non ne ho voglia. Sono gia stato in circa 20 stati. La settimana prossima sara'mortale. 6 citta' in 6 giorni: Pittsburgh, Amhurst, Cleveland, Cincinnati, Detroit e Chicago. Dove vendero' la macchina e volero' a Seattle. 20 stati, una trentina di citta e altrettanti alberghi dall'8 Maggio senza mai fermarsi. 100 giorni mangiando in ristoranti e fast foods. Il mio fegato ha gia fatto la domanda di pensione in quanto reduce di guerra. Prima mi sono guardato allo specchio, non mi sono riconosciuto e mi sono dato del lei. Avevo le occhiaie, gli occhi rossi, la barba lunga e un interessantissimo charme turco-babilonese. Probabilmente ho anche la febbre gialla latente.
Giudizio positivo su Pittsburgh, Philadelphia buona solo se ti credi Tony Montana e cerchi rogne. Un po come Atlanta. Peccato in Pennsylvania piova SEMPRE.
Sono stato multato dall'azienda per 250 dollari per aver dimenticato l'air card in albergo a New York qualche settimana fa. "Non ti preoccupare, puoi mandarci un assegno". Che bello. E' sempre stato il mio sogno, essere multato e mandare un assegno. Ora posso anche andare in pensione e andare a raccogliere noci da cocco in Jamaica.
Ah, ho un aggiornamento per le differenze Usa-Italia. Mi e' stato chiesto su fb di parlare della tecnologia. E come mi e' stato insegnato in questi mesi, il cliente si accontenta sempre. Non c'e' alcuna differenza. Usano gli stessi pc che usate voi in Italia. Tuttora scrivo da quello aziendale ed e' uguale ai vostri laptops. La differenza e' che avendo i computer dall'anno 0, i 60 enni negli Usa sanno usarli come un ventenne in Italia si aggira nei meandri dei software.
Bene, ma neanche tantissimo.
Sempre vostro,

P.M (ancora vivo, se ve lo stavate chiedendo)

4 commenti:

  1. "Vivendo all'estero ci si rende conto che l'Italia e' un bel posto, forse anche troppo criticato. Peccato sia popolato dagli italiani."

    Straquoto, sono anni che lo dico, ma sarà difficile che qualcun altro se ne renda conto, oltre ai soliti (illuminati) noti...

    PS: quando lo scriverai, nell'ultimo post elenca quanta roba hai dimenticato in questi 200epassa giorni americani...tantina è? ;-)

    Amen

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  2. Tranquillo, anche tu un giorno avrai 9 figli, se ti metti di impegno!!

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  3. Difficile. non mi tira dal 96.

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