lunedì 10 maggio 2010

New Mexico. La via del vuoto,

May 10th, 2010
Las Cruces, New Mexico
Dalla III lettera dell'"Emigrante a tutte le longitudini"
Giorno nr. 191

Pre Scriptum: Avete presente la trentina di interventi precedenti, scritti con quella sottile ironia che vi è tanto piaciuta? Bene, si da il caso io abbia cominciato i 4 mesi di fila senza dimora fissa, guidando per circa 10000 miglia in 4 mesi. Vi comunico quindi, che non ci trovo proprio piu niente da ridere.

L’angoscia è la disposizione fondamentale che ci mette di fronte al nulla. (Martin Heidegger)

I due volti di uno stato.
Ma partiamo dall’inizio. Come si è letto in precedenza, prima tappa del mio viaggio lavorativo attraverso gli Usa: Los Angeles-Dallas. 4 giorni di viaggio. Nel deserto americano. Un inferno.
La temperatura, a parte gli scherzi, è piu o meno la stessa. Dell’inferno, si intende. Primo stop per la notte ieri a Phoenix..6 ore nemmeno pesanti, la parte di deserto dell Arizona non è nemmeno male, piena di cactus e quasi piacevole. Temperatura da girone dantesco…Un caldo che ti fa bruciare l’interno delle narici quando respiri…100 fahrenheit circa di giorno, quasi altrettanti di notte (circa 35 centigradi, cose mai viste per uno che viene dalla bassa veronese, di notte poi…voi immaginatevi di andare a cenare alle 9 della sera, al buio..e sudare). Oggi sono ripartito, direzione New Mexico (il quale è a metà strada tra LA e Dallas), dove ho passato la notte. E varcato il confine, di punto in bianco il paesaggio cambia. Niente piu cactus, il deserto in New Messico si trasforma come in un film horror, in un ecatombe di sassi ed erbacce. E da li “buio, tenebre e disperazione” (cit.). 6 ore di fila a guidare in mezzo al nulla, parlando solo col benzinaio. L’Angoscia. Ecco cosa trasuda il deserto. Ma anche quello dell’Arizona. E anche quello del Texas, in cui mi ritroverò nei prossimi due giorni per 12 ore di guida complessive che mi porteranno a destinazione. L’angoscia puramente trasmessa da cio che ti sta intorno. Non da te stesso. Piuttosto difficile da spiegare.
Ad aumentarla, le pattuglie della Highway Patrol nascosti dietro massi o cespugli, pronti a misurare la tua velocità e correrti dietro (non crediate, 10 miglia orarie oltre il limite, sempre, come in Italia). In Arizona le loro macchine sono bianche candide. In New Mexico diventano nere. NERE. Come corvi appostati sul ciglio della strada. E ogni tanto una sbirciatina anche dietro, per essere sicuro che non ti stiano gia inseguendo con quel loro sorriso sornione. E la goccia di sudore cala giu lungo la schiena.
L’interstatale 10, che collega Los Angeles con il Texas, ma probabile finisca anche oltre, probabilmente me la sognerò la notte quando sarò tornato in Italia. Lei, i suoi cactus, il suo caldo, e l’highway patrol.
Dovrebbero chiuderla. Chiuderla al traffico mettendo un cartello “chiuso per istigazione al suicidio”.
Ad ogni modo, arrivato a Las Cruces dove ho passato la notte mi sono quasi ricreduto. Piuttosto carina, l’erbaccia finisce e trova posto il deserto puro (fra un po trovate le foto su facebook). Cittadina stile messicano (si chiama New Mexico mica per il cazzo, direte voi). Ah, è uno stato costantemente su un altipiano di qualche migliaia di piedi di altitudine. Me ne sono accorto un po in ritardo, quando allenandomi mi sono sentito scoppiare i polmoni dopo un miglio. Cosi come mi sono accorto in ritardo di aver passato un fuso orario. Ho indovinato però l albergo giusto, a soli 99 dollari a notte ma meglio di qualunque altro, stile latino di qualche secolo fa, sembra venuto fuori da una soap opera…e con un ottimo ristorante dentro in cui ieri sera mi sono cibato di insalata al blu cheese e pasta al pollo e salsa. Bene, fra 30 ore circa arrivo a destinazione, dove zio Eddie e zio Chuck mi attendono per due settimane intense, e poi Houston ecc.
Se avrete l occasione di leggermi ancora, significa che sono ancora vivo.
Sempre vostro,

P.M

6 commenti:

  1. Vabbè ma sempre a lamentarsi! Qui è quasi metà maggio e fa 9 gradi la mattina, facciamo cambio?

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  2. 6 ore al giorno di guida nel nulla parlando solo col benzinaio, la front desk degli alberghi e i ristoranti.... :)

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  3. "10 miglia orarie oltre il limite, sempre, come in Italia" (cit.) Peccato che in Italia ci siano ancora i km/h. Stai già abbandonando i tuoi lughi nativi?
    Comunque riaprono le rose e riaffiorano i ricordi post-maturità.
    Sempre tuo, Pecchio

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. mi sto allontanando, perche sto tentando di allontanarmi dall ignoranza, dal pressapochismo e dalle mentalità sbagliate.
    L'unica cosa che mi tiene ancorato alla nostra desolata terra, aka bassa veronese aka tana delle tigri aka the wet hell, è il mio lavoro futuro. Possibile che un giorno cambierà anche quello, o che sarà sempre quello ma cambierà la "sede", e allora stai sicuro che mi sposterò definitivamente, e nell'incestuosa e ridente bassa nn ci metterò piu piede.
    Ma per quanto riguarda quei personaggi che mi stanno sostenendo ora, che probabilmente stanno sulle dita di una mano, stai sicuro che il mio rispetto per loro non verrà mai meno.

    I mesi della maturità bellissimi e felicissimi, bellissimo ricordo.

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  6. Pietro Mirandola unico, inimitabile ed intramontabile leader. Pecchio

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