martedì 4 maggio 2010

An open letter to the State of California

May 4th, 2010
Anaheim, California
Giorno nr. 185

Cara Cali,
Quando quasi 200 giorni fa atterrai, unto dal Signore, dopo mesi post-maturita’ caratterizzati da crisi mistiche alternate a deliri di onnipotenza, pensavo di sapere tutto. Di essere indistruttibile. Di essere gia pronto a tutto (e un po forse gia’ lo ero, altrimenti sarei gia scappato a gambe levate qualche mese fa). Invece non sapevo proprio un cazzo. Probabilmente anche fra qualche anno diro’ che a 20 anni non sapevo una fava, ma per ora mi accontento. Ora, se le crisi mistiche sono sempre lampanti, soprattutto durante i bagni di sudore notturni, i deliri di onnipotenza diciamo che non esistono piu, definitivamente sconfitti. Anche se ogni tanto ancora mi lamento perche mi fanno male le stigmate (merda, ci sono cascato ancora).
Dopo i viaggetti di San Francisco e Phoenix, queste ultime due settimane sono stato qui da te, piu che altro per sbrogliare le questioni burocratiche e consegnare il riassunto scrauso della mia seconda fase, prima di partire definitivamente sabato (direzione Dallas, stop per la notte in Arizona, New Mexico e Texas). Poi Houston, New Orleans, Georgia, Virginia, Florida, Boston, Phila, NY, Michigan, Chicago, Seattle, e poi tornero’ qui da te per l’ultima settimana, se mai vedro’ quel giorno.
Beh, cara Cali, quando scesi da quell’aereo dell’Air France in Ottobre, pensavo che tu fossi tutta come i telefilm. Gia’. Vacci tu ora pero’ a dire ai miei compatrioti che OC esclusa le spiaggie e’ la copia tarocca di Mexico City unita a quella della periferia di Bangkok. Aggiungendo sole, palme, hamburgers e qualche Americano qua e la. Pero’ non mi posso lamentare cara Cali. Grazie a te ai primi di maggio sono gia abbronzato come ero in Italia a luglio, grazie a te ho visto posti straordinari come Santa Monica (che guida la classifica), tutta la costa, San Diego (seppur abbia visto poco, dato che lavoravo), la borghesissima Beverly Hills, la lurida Hollywood con le sue stelle e suoi barboni. Ecco, diciamo che San Francisco, il suo vento, le sue colline che ti impediscono il jogging, non mi causera’ polluzioni notturne. Nemmeno Los Angeles downtown. Ma qui e’ meglio che non dica nulla, dato che questo blog e’ piu spiato e controllato del telefono di moggi. Quindi diro’ che Los Angeles centro profuma, e’ popolato di gente brava, e consiglio a chi volesse andarci…..di andare ad Acapulco, che probabilmente costa anche meno, ed e’ direttamente sull’oceano, senza farsi un ora di coda nel traffico.
Io la chiamo “la legge del fruttivendolo”. Quello che ti mostra le mele migliori belle e lucide, ma poi ti mette nel sacchetto quelle marce. Ma non importa Cali, finche non mi fai cascare una palma addosso mentre sono lanciato in autostrada, mandandomi in crociera con Caronte, continuero’ a preferirti alla bassa Veronese.
Cara Cali, vedere il sole che splende fuori e la secca e godibile aria californiana dalla finestra mentre si e’ seduti in ufficio, e’ una gran goduria. Ma un giorno te la faro’ pagare cara Cali. A dir la verita’, bisognerebbe dire che fino ad ora ci siamo fatti i dispetti a vicenda. Talvolta all’inizio ti ho criticata, e tu per farmela pagare mi hai dato prima un piccolo avviso (il detersivo sparito in lavanderia), e poi il passaporto e il portafoglio rubato. Lo so, sei stata tu, e da li le critiche ho imparato a tenerle per me. Anzi, nemmeno, perche certe cose non bisogna confessarle nemmeno a se stessi, per non lasciare tracce.
Ma anche io ho fatto il monello talvolta sai. Anche se probabilmente sei gia al corrente, che qualche volta sono entrato nei locali over 21 con documenti falsi. Gia cara Cali, notte brave, anche se quelle italiane sono molto piu sane.
Cara Cali, i miei 6 mesi al 2215 di West Broadway Avenue, dove il vento evita di soffiare e ogni sguardo sbagliato fomenta l’ira, stanno per finire. Ora vedro piu Stati Uniti d’America della maggior parte degli americani. Ma a quell’indirizzo mia cara, nascosto tra 4 mura anti-terremoto (o almeno, mi e’ sempre piaciuto immaginare lo fossero, altrimenti erano cazzi), ho imparato molte piu cose tu creda (mmm, non suona molto corretto, manca qualche congiunzione…temo di iniziare a tradurre talvolta dall’inglese all’italiano :S). Cara Cali, vedere le montagne di biancheria, non mi provoca piu il sudore gelato alla schiena. E tra le altre quattro mura (che forse sono un po di piu, e senz’altro anti terremoto), in cui ho lavorato dalle 8 alle 5, ho imparato qualcos’altro, ma questo magari te lo dico nell’orecchio piu tardi, per continuare a mantenere il riserbo.
Bene cara Cali, per ora non c’e’ altro…se per caso ad Agosto tornassi tutto intero, magari ci siederemo ad un tavolo, e mi spiegherai perche sei lo stato Americano con le tasse piu alte (che ho sempre pagato, seppur con calma e senza fretta), perche un under 21 non puo affittare una macchina e deve comprarla chiedendo soldi alla famiglia oltreoceano, perche negli hamburgers ci metti l’avocado rovinando il gusto succoso, perche non si puo bere una birra in pubblico, e perche si puo girare a destra quando il semaforo e’ rosso (ma quello mi va anche bene). Gia che ci sei, mi spiegherai anche perche’ la rosa si chiama rosa nonostante non sia rosa, dato che me lo chiedo da anni.

Con affetto e immutata stima (ma anche no),

Un tuo (ormai ex) cittadino.

7 commenti:

  1. sempre spettacolo miranduz =)

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  2. Non c'ho capito niente ma mi è piaciuto sto post!

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  3. Cosa non hai capito? -.-
    E soprattutto, gli altri non ti sono piaciuti?

    Si chiama Customer Satisfaction..in America la curano molto

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  4. Mi piacciono tutti i blog di italiani all'estero, perchè attraverso i loro racconti riesco per un attimo a sentirmi lì insieme a loro...

    Non ho capito se ti è piaciuta o no, ma probabilmente non l'hai capito neanche tu!

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  5. Allora per questa risposta rispondo in maniera ufficiale, attraverso l account...con una frase ad effetto

    La California e' un bel posto....che non mi e' piaciuto neanche tanto. Nonostante ci siano posti fantastici, e di questo ho scritto. O forse a noi arriva in italia un immagine distorta di essa, come a loro arriva un immagine distorta dell italia. Quindi ora...sono stati 6 mesi di merda questi perche la California e' bella si ma non il paradiso che si vede nelle cartoline? Assolutamente no, per una serie di motivi. Cio che imparo ogni giorno sarebbe prezioso anche se imparato in Turkmenistan

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  6. Mi sono aggiornata dopo un mese di distacco, (pardon), come sempre complimenti per l'ironia un po' cinica che rende tutto divertente (e molto più vero di quanto non sembri magari!)
    Buona fortuna x i vari spostamenti..ti stimo, con un programma del genere tanti avrebbero una crisi di nervi!!! Good luck e ancora happy birthday =) Eliana

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  7. Porta sempre con te il DJ e The Broken Machine. Loro, come dal resto questo stato, non ti scorderanno tanto facilmente.
    Con stima immutata ed aspettando il suo ritorno,
    Pecchio

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