lunedì 31 maggio 2010

Pietro Mirandola, 7 mesi dopo. Fermi tutti arriva lo zingaro.

May 31st, 2010
New Orleans, Louisiana
Dalla V lettera dell'"Emigrante a tutte le longitudini"
Giorno nr. 212

"In America qualcuno può nascere Coon ass (culo maculato, slang per indicare persona nera), povero, senza un genitore e ultimo di 7 figli, e puo diventare il presidente degli Usa. Ma se uno nasce Red neck (bianco del sud, tipicamente dal Texas o Arizona), resterà Red neck tutta la vita. Allevando i tori, cavalcando i cavalli e col cappello da cowboy in testa. Ma si crederà sempre migliore del nero che è diventato presidente"

Questa è la rivalità spiegatami da zio James, tra il Texas (bianco e ricco), e la Louisiana (nera e povera).
Passando il confine a dir la verità non ce se ne accorge piu di tanto. Il nulla continua. L'istigazione al suicidio sotto forma di infinite praterie, trova fine soltanto ad un ora di macchina da New Orleans, dove ci si addentra per qualche miglio nella giungla piu selvaggia. New Orleans è carina, sebbene sia una delle città piu pericolose degli Usa. Infatti alle 9 della sera c'è una specie di regola non scritta, una specie di coprifuoco obbligatorio, e chi non lo rispetta torna a casa senza portafoglio, o senza testa, o di sesso diverso.
Come ho scritto ieri in chat, New Orleans è piena di brutti ceffi di colore come le citta americane nei film, solo che a volte nei film c'è anche la pubblicità.
Fortunatamente anche stavolta non ho badato a spese, stanza al 24esimo piano del Marriott nel quartiere meno pericoloso, a due passi da quartiere francese, quello con le vie strette stile europeo, in cui sto degustando i sapori della cucina cajun nelle mie incestuose e viziose serate solitarie, in attesa dell'arrivo domani di zio Jeff, con cui viaggierò questa settimana attraverso Alabama e poi Atlanta, Georgia (ufficio regionale). Venerdi durante lo spostamento mi sono fermato a dormire a Lafayette, Louisiana, e il giorno dopo mi sono fermato per il pranzo ad un ora da New Orleans. Non chiedetemi in che città, perche non ne ho idea. Un posto dall'aspetto un po' selvatico, sul decadente andante. La specialità era "alligatore fritto, su richiesta, vera cucina della Louisiana". Ho optato per il buffet, gestito da un signore di colore che sono convinto moriva dalla voglia di chiedermi se avevo del fumo. Qualità: bassa, tra il livello sagra e quello mensa scolastica delle elementari.
Ah, naturalmente a Houston ho fatto altre 2 italianate.
Al Marriott mi sono alzato dalla colazione dell'hotel dimenticandomi di pagare (a dir la verità mi sono ricordato in ascensore, ma a quel punto, ciapa su e porta a ca). Il giorno dopo, mi sono seduto e dopo 10 secondi mi è arrivato il conto, ancora prima di addentare il bacon xD.
A Houston sono anche passato in autostrada senza pagare (nella corsia telepass non ce la sbarra, mistero). Stavolta per puro errore e incomprensione delle corsie. Di solito mandano la multa a casa. Peccato che io non abbia nessuna casa. E lo zio Jim ha detto che non c'è problema. In teoria prima che si sveglino e si mettano a corrermi dietro dovrei essere gia in italia, sto autunno (altrimenti, se non vedrete piu aggiornamenti nel blog, sappiate che sono davanti alla corte per il processo lampo).
Capitolo "miracoli della settimana, made in Mirandola"
-Il mio conto in banca è aumentato :S, nonostante il mio minimo salariale e le mie spese di circa 3000 dollari al mese (hotels, benzina, cibo). Pensavo di essere il nuovo Re Mida. Avevo anche gia iniziato a provare di nascosto a trasformare l'acqua in vino.
Prima di accorgermi di usare la carta di credito italiana il 90% delle volte.
-Non ho ancora perso niente.
Nonostante viaggi in macchina attraverso gli Usa letteralmente cambiando città e albergo ogni 5 giorni, tirandomi dietro 2 valigie (era 1, ho dovuto comprarmene un'altra perche stava scoppiando), uno zaino (pc personale, ipod, iphone, farmaci), borsa lavorativa (altro pc, carica batterie, timecards)...e poi, le vere zingarate: borsa della biancheria sporca sempre in macchina (che ora sa da ascella, ma fa niente), e un fantastico sacchetto ambulante che mi porto in giro per gli alberghi con dentro shampoo, bagnischiuma e detersivo avanzato dalla California. Bagnoschiuma che dura da 3 mesi, deve esserci qualche ingrediente segreto.
Poraccio zio Jeff, quando entrerà in macchina domani, sentirà puzza da cane morto, si girerà dietro e vedrà un sacchetto con dentro biancheria stantia di due settimane. E ho fatto il bucato a Dallas "solo" dieci giorni fa.
Mi serve anche il barbiere...capelli lunghi, barba non rasata da una settimana (temo il mio rasoio sia a qualche parte in Texas), e abbronzatura mi fanno sembrare un incrocio tra Sandokan e la brutta copia di Raoul Bova. Le due gite da qua a fine agosto dal barbiere le ho programmate una ad Atlanta e una a Philadelphia in Luglio. Ah, in macchina nel baule ho anche la borsa da tennis (durante il mega viaggio non avrò tempo per giocare, ma spedirla in italia sarebbe troppo costoso), che mi porterò dietro fino a fine agosto in giro per gli Usa, e da qualche parte tra i sedili dietro e il baule dovrebbe anche esserci un pallone da basket.
Bene cosi.
Nella speranza di restare in questo mondo,
Sempre vostro,

P.M

2 commenti:

  1. Il pallone da basket in macchina è un must, tutti dovrebbero averlo!

    Ma perchè il Texas è ricco e la Louisiana è povera? Sei riuscito a capirlo?

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