martedì 12 gennaio 2010

Manuale metodo analitico di riconoscimento italiani all'estero piu amenità varie.

Jan 12th, 2010
Anaheim, California
Giorno nr. 71

Continua la mia guerra personale contro il popolo messicano. Forse dovrei dire "il nuovo popolo Californiano che avanza", dato che i cognomi piu frequenti qua sono Jimenez e Gutierrez, e ogni tanto quando mi sveglio la mattina temo di guardare fuori dalla finestra e di vedere Ciudad Juarez, anziche il sud di Los Angeles. Temo che le due cose quasi coincidano. Ad ogni modo, si, gli stessi che mi hanno rubato il detersivo in lavanderia due mesi fa, gli stessi che mi hanno rubato portafoglio e passaporto dopo natale (anche se a dir la veirtà glieli ho messi su un piatto d'argento), gli stessi che urlano e sbraitano nel bel mezzo della notte (probabilmente per fare concorrenza alle pale di elicotteri nel cielo), gli stessi che vengono in palestra...in jeans, gli stessi che si schiantano contro le palme di notte e poi tu arrivi in ritardo in ufficio perche trovi la strada chiusa la mattina, gli stessi che attraversano la strada con quella deprecabile camminata tambureggiante e quel vestiario scrauso, nel tentativo di copiare lo stile americano, tentativo che fallisce ancora prima di cominciare. E nel bel mezzo delle striscie pedonali (che non esistono in America, ma facciamo finta di si), la tua spalla sbatte contro la loro. E ogni sguardo sbagliato fomenta l'ira.
E quel tanfo di certi quartieri. Ecco, di messicano salvo soltanto il cibo (guacamole, jalapeno e compagnia cantante), giusto un paio di colleghe, o una e mezza, e se mi date almeno tre buoni motivi salvo anche Eduardo Najera.
Ecco, caro Californiano, no ma stavolta parlo a te, Californiano bianco, quello vero, diretto discendente dei cowboys del far West: se sei costretto a togliere l'apertura automatica alle automobili, a mettere i benzinai dietro vetri antriproiettili e che ognuno si arrangi a farsela da solo, forse non è colpa solo del vento del Pacifico e delle tasse, di Obama che ammazza le mosche durante le interviste, di Joakim Noah che si rolla un altro spino in quel di Chicago o Erica Campbell che gonfia banane a mazzi da sei. Io l'ho buttata li, tu riflettici su.
Ma son soltanto punti di vista. Il genere umano si affida troppo alle proprie sensazioni. L'uomo crede di nascere e morire solo, ad esempio. Ma riflettendo bene, può gia essere considerato un eccesso di compagnia. Ok, l'intervento "Giochi intelligenti per bambini deficienti, il quarto d'ora filosofico", ve lo risparmio per la prossima puntata.
Ora passiamo alla mia, di razza.
Quando negli Usa scoprono che uno e' italiano immancabilmente ti dicono dove sono stati in Italia o dove vorrebbero andare ma non possono a causa del dollaro debole. Spesso hanno un nonno siciliano, che sospetto sia sempre lo stesso che ha girato e socializzava molto e bene. L'ultimo che me l'ha detto non l'ho piu rivisto, perche il giorno dopo c'è stato il "Giorno dello Sciacallo", con taglio dei costi e licenziamenti. Quindi badate bene, il prossimo che viene a domandarmi se è piu bella Venezia e Firenze, inizi a fare gli scatoloni (vedi battuta su Bob Beck, intervento precedente), perche porto piu sfiga di Fulvio Fognini con un gatto nero in braccio.
I miei viaggi in 3 continenti mi hanno insegnato a distinguere gli italiani bendato. Vestiario che negli Usa sarebbe considerato da medio-alta borghesia, faccia da tacchino freddo e barba leggermente trascurata ma che non si vede a causa del viso un po scuro mediterraneo. Occhiali immancabili. Di marca, se no si opta per le lenti. Uniche due frasi, che si sentono negli aeroporti di tutto il mondo, pronunciate dagli italiano finche sono dietro di te che aspettano in coda, e non comprendono come argomento organo sessuale femminile o problemi difensivi della Juve, sono "Cazzo fra una settimana c'ho l'esame all'uni e sono ancora a Los Angeles", oppure "L'anno prossimo mi iscrivo al Grande Fratello". Ma ecco allora che scatta la seconda fase di analisi:
Il comportamento sociale.
L'Italiano si sa, si ritiene geniale e creativo. Quindi non prende mai in considerazione una visita guidata, ma spesso preferisce la tecnica di visita della citta' detta "a cazzo". In sostanza si prepara con una lettura veloce in aereo della guida Michelin, e poi una volta sul posto ne ignora completemante i suggerimenti per seguire l'ispirazione del momento. Ne consegue che l'unico italiano che trovi in California lo incontri sempre in posti dove un turista sano di mente non dovrebbe mai essere (tipo Compton, dove rischi la pelle a camminare per strada) ed ha quindi giustamente la faccia preoccupata.
Ma cio' che ad un occhio attento fa esclamare italiano! e' di sicuro l'approccio alla coda. Cioe' se osservate il soggetto (o i soggetti) vi sono sostanzialmente due approcci al problema dell'attesa.
Il primo e' detto ristrutturante. Il metodo ristrutturante della coda prevede la trasformazione della stessa in un mucchio. Infatti invece di mettersi dopo l'ultima persona in coda, l'italiano ci si affianchera' rendendone cosi' incerto l'ordine. Il metodo ristrutturante e' particolarmente efficace se applicato in gruppo, poiche' l'italico metodo e' in grado di mandare in crisi anche la piu' consolidata delle code, financo le mitiche di Disneyland.
Il secondo approccio e' detto ignorante o sostanziale, ed e' particolarmente efficace in solitaria o in coppia. Praticamente si ignora la coda e si va direttamente alla sostanza. Spesso l'italiano applica incoscientemente il metodo, nel senso che lo fa poiche' non immagina che per cose tipo un caffe' da Starbuck ci si debba mettere in coda invece del tradizionale assalto al bancone di un bar.
Bene, ma non benissimo.
Sempre vostro,

P.M

3 commenti:

  1. 3 buoni motivi per amare Eduardo Najera:
    1-Ha avuto la fortuna di abbandonare la miglior difesa dell'NBA, per ritornare a spaparanzarsi in quel di Dallas, rigorosamente pagato da quel pornodivo mancato di Mark Cuban.
    2-"have the potential to be a significant contributor with his scoring and rebounding ability"(cit.) (nda. ci cazzo l'ha scritto l'era fuma come DeJuan Blair)
    3-La foto messa nel playerfile di NBA.com vale 5 "buoni motivi"
    Pecchio

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  2. Ma perchè per bere un cappuccino allungato bisogna pure fare la coda? Non ci vengo più in california allora...

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  3. Dipende dall'orario...
    Dove sei stato in califfa?

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