mercoledì 24 marzo 2010

Guida non illustrata e non a colori sulla popolazione americana

Mar 24th, 2010
Anaheim, Orange County
Giorno nr. 144

Qualche giorno fa allenandomi sui turgidi campi dell Anaheim Tennis Centre, mi parve di udire un eresia in perfetto italiano, da qualche campo piu in la. Pensavo di essermi defnitivamente bevuto il cervello e di aver iniziato ad aggiungere altre traveggole oltre alle voci senza volto notturne. Invece fu proprio cosi che conobbi zio Franco, da San Benedetto del Tronto, ma da 25 anni in California (Yorba Linda), vice presiente di un non so quale azienda che si occupa di IT. Il tempo di andarci fuori a mangiarci un hamburger ancora sudati, di verificare che il suo italiano fosse ancora ok (eccetto, “come ti è piaciuto?”, traduzione di “How did you like it?”), raccontargli la storia della mia vita..ed eccolo che dopo esserci scambiati i numeri lo vidi re-inghiottito dall’oscurità della notte Californiana.
Ma torniamo a noi:
Tipo numero I: “Sei proprio tu, John Wayne?” (cit.)
Questo gruppo si suddivide in due sottocategorie:
Il diretto discendente dei cowboys, anziano. Questo esemplare, tra i 50 e i 75 anni è caratterizzato dalla camminata tipica di un cowboy che è appena sceso da cavallo si appresta ad entrare nel saloon, veste abitualmente camicie di quarta marca a quadri, fa ancora colazione alle 5 del mattino con bacon e uova come negli anni 70, ed ha tipicamente nostalgia del vietnam. E’ tuttora convinto che il presidente degli Usa sia Nixon, e si aggira mormorando che un giorno questa guerra finirà e il Vietnam sarà nostro. Tuttavia, questo esemplare è simpatico, a volte sociale, e tra i miei preferiti.
Il diretto discendente dei cowboys, giovane. Tra i 20 e i 49 anni, come il co-esemplare è caratterizzato dalla camminata tipica di un cowboy che è appena sceso da cavallo si appresta ad entrare nel saloon e veste abitualmente camicie di quarta marca a quadri, ma anziche alle 5 si sveglia alle 8 imprecando, e si appresta ad andare a lavoro, tipicamente il meccanico o benzinaio. Questo esemplare, coperto da circa 27 tatuaggi, e pensante circa 200 libbre, è molto meno intelligente del coesemplare piu anziano, e pensa di essere un duro solo perche i suoi antenati 500 anni fa erano i cowboys che ora guarda nei film. Un giorno ho fatto presente a uno di loro che i miei di antenati, qualche millennio prima dei suoi fottuti cowboys, nell’arena tifavano per il leone, non per il gladiatore. Vediamo chi è piu duro.
Tipo numero II: ll borghese
Questo esemplare ha fatto carriera, è benestante, ed è l’unico che talvota veste in maniera decente. Non guida un pickup Chevrolet o Ford come gli esemplari precedenti, ma spesso macchine sportive, quando impreca lo fa soltanto contro Wall Street o al massimo i Chicago Cubs, ma è esteriormente impeccabile sfornando ogni quattro secondi un sorrisone rassicurante che ho imparato ad imitare. L’unico suo difetto, è che oltre a sapere che gli Usa si estendono dalla Florida all’Oregon, crede che comprendano anche i territori Luna, Saturno, Cina, Islamabad, Marte, e il Giardino di casa vostra.
Tipo numero III: L’afroamericano
Questo esemplare veste taglia XXL, a volte guida anchesso pickups Chevrolet o Ford, a volte non guida perche gli hanno appena ritirato la patente, è piuttosto socievole e simpatico, nonostante il suo lavoro sia quello di aspettare tutto il giorno su una panchina al parco finche arriva il socio che sbraita la frase in codice assolutamente idecifrabile “oh merda, rollamene un'altra”.
Nonostante le apparenze questo esemplare è veramente affabile e gentile 80% delle volte), nonostante sia tuttora convinto che l’Australia sia in Europa e Londra la capitale del Tibet. Questo esemplare si crede Tupac nonostante non lo sia.
Tipo numero IV: L’americano con il bisnonno di Trapani
Questo particolare esemplare di americano puo coincidere con molti degli altri esemplari, ma ha la caratteristica che lo differenzia, che uno dei suoi bisnonni era meridionale, e come scrissi mesi fa, probabilmente era sempre quello che ha socializzato molto e bene.
Tipo numero V: Il padre di famiglia
Questo tipo è piuttosto “miscellaneous”. Puo fare qualsiasi tipo di lavoro, dall’elettrcista all’ingegniere, guida macchine americane perche non conosce l’esistenza delle altre, beve 7 birre al giorno, ma è veramente mite e sodo lavoratore. Caratteristica principale: dice tutto fuorche quello che pensa realmente. Il vestierio va dalla camicia a quadri boscaiola alla tuta. Sto ancora tentando di capire con metodo scientifico il perche l’80% di questi esemplari sia originario di Chicago, Illinois, o Detroit, Michigan.
Tipo numero VI: “Mi credo americano ma lo sono quanto Germano Mosconi”
Questo gruppo è composto dagli immigrati, quindi non americani, e si suddivide in:
Messicani: veste anch’esso XXL e tenta di copiare gli altri esemplari americani, non riuscendoci. Tipicamente sotto il metro e 65, e piuttosto in carne, denota un quoziente intellettivo che varia dalla pantegana del Menago a quello di Michael Beasley dopo 3 bicchieri di Don Julio. A causa di questo, lavora nei fast food, nel migliore dei casi.
Indiani: puzzano di curry, ma lavorano duro
Orientali: non puzzano di curry, ma ridono sempre, nonostante stiano puntualmente tentando di fregarti
Tipo numero VII: Il bianco palestrato intelligente
Ancora sotto-studio. Fino ad ora ho trovato soltanto una variante di questo esemplare, cioe il “palestrato, ma nero e neanche tanto intelligente”, che equivale a qualunque poliziotto di Los Angeles.
Sempre vostro,

P.M

5 commenti:

  1. Ahahahahah! il paragone tra pantegana e beasley splendido!
    Insomma, par di capire che la materia grigia non è che abbondi, nella terra dei cowboys...
    (quanti errori ortografici però!)
    ciasss

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  2. Nella tipologia numero VI non hai inserito DJ Mbenga, Vujacic e Varejao.
    Pecchio

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  3. caro michele pettene...se guardi l'orario, vedrai che ho scritto alle 6.37 del mattino americano, quindi significa che l'intervento l ho iniziato a scrivere poco dopo le 5 del mattino, in una notte in cui non si è riusciti a chiudere occhi per motivi non specificati...quindi, studia e non lamentarti dei miei errori ortografici

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  4. ahahahahahaha! sei proprio un mona...non mi sono lamentato e cmq non trovare la povera scusa dell'orario! :-)

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